cornâ
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Cornata, Cozzata: Colpo di corna.
- Dâse de cornæ; Fare a cozzi, Cozzare: Il percuotersi degli animali cornuti colle corna.
- s. m. Cornio, Corniolo, Corniale, Cornaro, Cornajo, Crognòlo, Corgnòlo. T. bot. Cornus mascula. Pianta appartenente alla famiglia delle Cornee, la qual si trova e si coltiva ne' giardini di quasi tutta l'Europa. Il suo legno è durissimo, assai difficile a rompersi e suscettivo di bella levigatura. I suoi frutti, detti Cornie o Corniole, sono grossi come una nocciuola, di color rosso e di sapore lazzo e afro; si mangiano e servono altresì a far composte, eccellenti confetti e liquori. Lentaggine. T. botan. Viburnum tinus. Frutice sempre verde, appartenente al genere Viburno e alla famiglia delle Caprifogliacee. È adatto per far siepi, ed usasi ordinariam. porre dove si uccella colle ragne. Chiamasi anche Alloro tino, Lauro tino o selvatico, Laurentina, Lagro selvatico, ecc.
Voci vicine: cōrezzetta; cōrezzin; cōrezzōn; corista; cōrmo; cornâ; cornabûggia; cornaggetta; cornaggia; cornetta; cornetto.