portello
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Sportello: L'entrata delle botteghe tra l'un muricciuolo e l'altro, ed anche Quell'imposta che talvolta vi si mette. Sportello, dicesi pure d'Altre imposte, come quella d'un armadio, d'una carrozza, d'un panco di bottega e sim.
- — da bōtte; Mezzule: Larga apertura fatta in uno dei fondi della botte per poterla meglio ripulire. Essa chindesi con un pezzo d'asse adattato, chiamato Sporello, mediante una chiave (stanghetta) che si caccia a forza nella staffa (maneggia dō portello).
- — dō soâ d'ûnn-a bûttega, ecc.; Cateratta, Bòtola e or comunem. Bòdola: Buca per lo più quadra, che in alcune botteghe o in povere case è nel palco o soffitto a uso di dare con scala, per lo più a piuoli, una comunicazione diretta tra due stanze, l'una sopra l'altra, e chiudesi con ribalta.
- Portelli; Portelli, in Marin. diconsi Le aperture di forma quadra che si fanno nei fianchi delle navi, per ognuna delle quali esce la volata o bocca d'un cannone. – Mantelletti de' portelli diconsi Quei battenti o imposte che chiudono e otturano esattamente i portelli delle navi.
- — d'ûn quaddro; Portelli: Quelle imposte d'assi sottili che servono a coprire e difendere la pittura d'una tavola, d'un quadro.
Voci vicine: portavōxe; portê; portëa; pòrtego; portelletto; portello; porto; portogheize; portōn; portôu; portûgâ.