cammin
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Camminetto e meglio Caminetto: Quel piccolo cammino, dove si fa fuoco nelle stanze per riscaldarsi; ed anche L'ornato medesimo di pietra, marmo o altro.
- s. m. Cammino, Strada, Via: Luogo per dove si cammina: O cammin ō l'é lungo; Il cammino è lungo.
- Cammino, per Il camminare stesso: Hò fæto quattr'ōe de cammin; Io fatto quattr'ore di cammino.
- — façendo m. avv. Cammin facendo, vale Nel tempo stesso che si cammina; e dicesi d'una cosa che si faccia o ci avvenga nel camminare; e metaf. Di transito, Senza proposito.
- Andâ a cammin; Andar a uopo o ad uopo, in concio, a destro, e talvolta A dovere: Tûtto va a cammin; Tutto va in concio, Tutto va a dovere.
- — per sò cammin; Andar per la sua via o alla sua via, ecc. V. Andâ.
- Chi ha da fâ cammin ammïe ō tempo; Chi ha da far cammino guardi il tempo. bDettato prov. e vale Che prima d'intraprendere alcun affare bisogna riflettervi avanti.
- Fâ cammin; Far cammino, Camminare; e talora fig. Avanzare, Progredire, Profittare, Avvantaggiare.
- Mette a cammin ûnn-a cosa; Porre a destro, in concio, a lavoro checchessia, vale Farlo servire all'uopo.
- — testa a cammin; Mettere cervello, Mettere giudizio, vale Cominciare ad usare prudenza.
- Mettise in cammin; Porsi in cammino, in via, vale Incamminarsi, Avviarsi, Andar verso un luogo.
- Per cammin s'accōnsa some; Per la via s'acconcian le some. Prov. e vale che In operando si superan. le difficoltà.
- Vegnî a cammin; Venir all'uopo, in concio, a destro: Venir opportunamente.
Voci vicine: camixêua; camixin; camixinn-a; càmixo; camixotto; cammin; camminâ; camminadô; càmoa; càmoâ; campâ.