canna
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Canna. Nome generico d'una pianta della famiglia delle Graminacee e del genere Arundo, il cui fusto è diritto, lungo, nodoso e vòto, e di cui si conoscono molte specie. Si chiama senz'altro aggiunto Canna l'Arundo donax quella che diciamo Canna comune, la qual si adopera a far conocchie, tessere stuoje, incannicciate, cannicci e simili. Nasce intorno a' fiumi e luoghi stagnanti, e fiorisce verso la fine dell'estate.
- Canna, per Pertica, ossia Bastone lungo fatto di canna.
- — per Una misura di lunghezza di quattro braccia fiorentine, ma che varia secondo i diversi luoghi e talora anche secondo l'oggetto che si misura.
- — per Tutta la parte cava, che percorre internamente il corpo degli strum. da fiato.
- — da ciave; Canna della chiave: Il fusto della chiave femmina V. Asta.
- — da pescâ; Canna: Una pertica di canna, ad-un capo della quale si attacca la lenza cogli ami, e serve a pigliar i pesci al boccone. – Mazzacchera, dicesi Quella da pigliar ranocchi ed anguille.
- — da piggiâ e fighe; Brocca V. Càccioa.
- — da sciûsciâ in tō fêugo; Soffione: Canna traforata da soffiar nel fuoco colla bocca senza scottarsi.
- — de sûccao; Cannamele, Canna del zucchero. T. bot. Saccarum officinale. Specie di canna, originaria delle Indie, ma coltivata in Asia ed in America, il cui culmo ripieno di midollo biancastro e spongioso rende alla spremitura un sugo dolce ed abbondante, da cui con complicatissime operazioni si cava lo zucchero.
- — d'India; Canna d'India. T. bot. Calamus Scipionum. Canna che nasce nelle Indie, di cui specialm. ci serviamo per farne mazze o bastoni da portare in mano; i suoi fusti più piccoli servono nelle arti a più usi.
- — Canna delle Indie, Canna d'India o indiana, Cannacoro. T. bot. Cannacorus ovathus. Pianta che coltivasi ne' giardini per ornamento, si per le sue grandi foglie d'un colore verde bello, come per la sua prolungata fioritura.
- — dō candê; Fusto.
- — dō fûmmajêu; Gola del cammino: Il condotto che dal focolare o dalla cappa (se vi è) guida il fumo sino al'a torretta o sopra il tetto V. Fûmmajêu.
- — dō scciêuppo, da pistolla, ecc.; Canna del fucile, della pistola e simili, dicesi a Quel tubo di ferro entro cui s'introduce la carica. Canna rigata dicesi Quella che è rigata dentro, e si carica con palla calcata a forza.
- Canne dell'organo; Canne dell'organo: Tubi o Canali fatti per lo più di stagno, di forma quadrata, cilindrica o conica, di vario diametro e di varia lunghezza, nelle quali si fa entrare il vento che produce il suono dell'organo.
- Cannōn de canna; Boccinolo, Bocciòlo e Bucciolo, Bubbolo: Pezzo di canna tagliata tra un nodo e l'altro, ed anche tagliato in guisa che da un'estremità abbia il nodo e dall'altra sia aperto.
- Aveì a çigaa in sciä canna; Aver la pera mezza, Esser fiori e baccelli V. Cigaa.
- Ëse in te canne; Essere al verde, Essere all'ablativo, alla màcina o alle màcine, Esser povero in canna, Esser brullo, vale Esser in estrema povertà.
- Græ de anne; Cannajo, Canniccio: Graticcio fatto di canne V. Græ.
- Nō saveì fâ ûn O c'ûn cannōn de canna; Nen saper far un O con un bocciuol di canna, Non saper accozzar tre palle in un bacino, vale Non saper fare anche le cose facilissime.
Voxe vexiñe: cangiamento; cangiante; cangio; cangista; caniggiæa; canna; cannâ; cannaggio; cannella; cannellâ; cannelletta.