pasta
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Pasta: Farina intrisa coll'acqua e resa soda e duttile col rimenarla. Paste (al plur. ): Tutte quelle che si fanno dai pastaj (fidiæ) a uso di minestra, le quali si dividono in tonde, in piatte e in tagliate. Nelle paste tonde si comprendono i cannelloni (maccaroin), le penne (fidé da penna), i tronchetti (bricchetti), i maltagliati (màtaggæ), i vermicelli forati (fidê da fatti), i vermicelli senza buco (spaghetti), i capellini (fidé sottî), ecc. Nelle piatte si comprendono i maccheroni (lasagne da fdeâ), le strisce (lasagnette), i nastrini (reginette), le stringhe (trenette), le stringhette (bavette), ecc. Nelle paste tagliate si comprendono i paternostri, le avemmarie, le lentine (lentiggette), la grandine (poiscetti), le puntine (puntette), i semini (arumetlette), le campanelline (roëte), le stelline (stellette), ecc. Le paste tonde o sono piene o forate, col zafferano o senza; come pure sono col zafferano o senza alcune altre delle piatte. Le paste senza zafferano se sono fine diconsi Paste bianche; se ordinarie, Paste nere. Pasta. T. giojell. Mistura, colla quale si contraffanno le gioje e le pietre dure. Grassello. T. murat. Calce spenta e colata, ma senza mistura di rena.
- — da sfêuggi; Pasta sfoglia o a sfoglia: Pasta delicatissima fatta con farina, burro, uova e zucchero da manipolarsi a falde sottilissime sovrapposta l'una all'altra, e da cuocersi in forno.
- — frolla; Pasta frolla: Pasta fatta con farina, zucchero, burro e uova, della quale si fa la crosta a pasticci, pasticcini, ecc.
- — reâ; Pasta reale e Pastareale V. Pastareâ.
- — sciringa; Pasta siringa: Pasta di farina, zucchero, chiare d'uova, ecc., ben manipolata e eggiera; così detta perchè si spinge fuori d'una siringa nella padella dove si frigge.
- Paste dōçi; Paste dolci. Term. gener. di Varie composizioni fatte con farina, burro, zucchero, uova e diverse droghe o ingredienti ad uso di confettura.
- Aveì e moen in pasta; Aver le mani in pasla: Ingerirsi nel negozio di che si tratta.
- — r: figirat. vale Esser di benigna e buona natura, indole, carattere, e dicesi di persona.
- — tûtti d'ûnn-a mæxima pasta; Esser tutti d'un pelo, d'una buccia, della medesima pannina, vale Essere de' medesimi costumi o natura, e pigliasi per lo più in mala parte.
- — ûnn-a pasta d'öu; Essere una pasta di zucchero, vale Esser di buona e di eccellente natura.
Voci vicine: pàssoa; passoëta; passoin; passuōn; passuöto; pasta; pastareâ; pastê; pasteca; pasteco; pastello.