vista
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Vista: Quello dci cinque sensi per cui riceviamo l'impressione della luce, distinguiamo i colori, la forma degli oggetti, ecc. La vista breve o corta in term. chirurg. dicesi Miopla; la diurna, Emeralopia; la doppia, Diplopla; la debole, Ambliopia; la lunga, Presbiopla o Presbizia; la notturna, Nittalopia; la storta, Strabismo, ecc. Vista, per Apparenza, Sembianza, Aspetto: Ä vista ō pä ûn galantommo; Alla vista sembra un galantuomo.
- per Veduta, Prospettiva.
- — per Luogo da dove può esercitarsi la vista, come finestra, ringhiera, terrazzo e sim.
- — per Riguardo, Considerazione: In vista di sò servixi ecc.; In vista de' servigi da lui prestati ecc.
- — per Presenza, Comparsa: A vista de quello can a m'ha fæto resätâ; La vista di quel cane mi fece trasalire.
- per Mira, Scopo, Fine: L'ûnica sò vista a l'é quella de vegnî ricco; L'unica sua vista è quella di farsi ricco.
- — per Finta, Mostra, Sembiante.
- — per Avvedutezza, Sagacia, Accorgimento, Previdenza, Accortezza.
- Appagâ a vista; Appagar la vista: Essere avvistato, di bella apparenza.
- A primma vista V. questa locuz. alla sua sede alfabetica.
- Aveì a vista bōnn-a; Aver buona vista: Veder chiaro.
- — a vista cûrta; Aver corta vista: Veder poco di lontano.
- — a vista stōrbia; Aver la vista offuscata, appannata, caliginosa, oscura.
- — in vista ûnn-a cosa; Aver in vista alcuna cosa, vale Prenderla di mira, Avervi il pensiero sopra.
- — vista de... Aver vista di, vale Somigliare, Aver apparenza: Me pä ch'ō l'agge ciù vista d'imbriægōn che d'ätro; Mi sembra che abbia più vista di briacone che d'altro.
- A vista V. questa locuz. alla sua sede alfab.
- A vista, A vista de tæra, A vista d'êuggio V. A vista.
- Cantâ, Leze, Sûnnâ a primma vista; Cantare, Leggere, Suonare a prima vista, cioè di primo botto, alla prima, di snbito, al primo colpo d'occhio, senza studio preventivo.
- Conōsce de vista; Conoscer di vista o di veduta o per veduta: Riconoscere alcuno all'aspetto, Aver nella memoria la sua effigie, ma non aver seco alcuna amicizia o conoscenza.
- Dâ a vista a ûn; Dar l'illuminazione a uno: Dare il vedere a chi sia privo di vista.
- — ä vista; Offender la vista, vale Dar negli occhi; e dicesi di luce troppo viva che offenda la vista.
- — ûnn-a vista; Dare una vista, vale Vedere superficialmente.
- De vista; Di vista, Per mezzo della vista, Visualmente, Ocularmente: De vista ö conōscio; Di vista lo conosco.
- Fâ brûtta o cattiva vista; Far cattiva o mala vista, vale Aver cattiva apparenza.
- — vista; Far vista o le viste: Fingere, Simulare.
- In vista de... . In vista di... ., vale In considerazione, Avuto riguardo: In vista de questo ecc. In vista di ciò ecc.
- Levâ a vista; Tòrre la vista, Occupar la vista, vale Impedirla occupando.
- Tòrre la vista, vale anche Abbagliare con eccessivo splendore.
- Mette in vista; Mettere in vista o in veduta, vale Esporre checchessia acciò si veda.
- O Segnô ō ve conserve a vista, che l'appetitto l'eì; Il Signore mantengavi la vista, chè d'appetito avete assai provvista, si suol dire a Chi mangia assai, a un divoratore.
- Perde a vista; Cansarsi la vista: Diventar orbo.
- — de vista; Perder di vista o di veduta: Non veder più una cosa veduta per qualche tempo innanzi.
- Tegnt de vista; Tener di mira: Aver gli occhi addosso a una persona, Non perderla di vista.
- — § Vegnî ä vista; Farsi innanzi, Venir alla prelsenza: Uscir fuori, Lasciarsi vedere.
- Ben visto; Ben visto, dicesi di Persona che sia bene accolta ne' luoghi ove frequenta.
- Chi s'é visto s'é visto; Chi si è visto si è visto.
- Nō l'hò mai visto né conosciûo; Mi è ignoto affatto.
- S'é mai visto ûnn-a bestia pægia? S'è egli mai visto un asinaccio tale?
- Visto e nō visto m. avv. Ad un tratto, In un batter d'occhio, In un subito, Inaspettatamente, Improvvisamente.
Neighbouring lemmas: visavì; visco; viscositæ; visiera; visitt; vista; vistōso; vitalitæ; vitalizio; vitella; vitellin.