maccia
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Macchia: Segno e Tintura che resta nella superficie de' corpi per qualsivoglia accidente, diverso dal loro proprio colore. Macchia, figur. per Tuttociò che offende comecchessia l'onore, la riputazione, la coscienza, ecc.
- Usato al plur. diconsi dagli Astron. Certe parti oscure che si osservano col telescopio nel disco del sole, della luna ed anche di qualche pianeta. Macchia, per Selva spinosa, intralciata, folta.
- — chi ha penetrôu; Macchia rafferma, cioè vecchia, penetrata.
- — chi nō va ciù via; Macchia indelebile. .
- — chi ven in sciä pelle: Chiazza, Chiosa: Macchia ch'esce fuori della pelle e che viene altrui per la vita.
- — dell'êuvo; Occhio: Macchietta che è in un punto della superficie del tuorlo e contiene l'embrione del pulcino.
- — d'êuio; de grasso; Frittella e Frittello V. Ciastra.
- — d'inciostro; Sgorbio e Scorbio: Macchia d'inchiostro sulla carta.
- Fâ andâ via e macce; Smacchiare, Cavar le macchie.
- Imptse de macce; Sfrittellarsi.
- Levâ e macce; Cavar le macchie, Smacchiare.
- Sciortî fêua e macce; Manifestarsi, Apparire, Dare infuora le macchie.
- Spûatûa da maccia; Gora: Quel segno circolare che rimane intorno al luogo ov'era una macchia che non sia stata ben levata.
Neighbouring lemmas: macchinâ; macchinetta; macchinicca; macchinismo; macchinista; maccia; macco; macilente; mâ contento; mäcordì; macramè.