intrata
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Entrata, Entramento, Ingresso, Adito: Luogo onde si entra.
- Entrata, per L'atto d'entrare semplicem., e talora L'atto d'entrare solennemente in un dato luogo.
- — per Rendita, Reddito V. Intrâ s. f.
- Entratura, dicesi delle cerimonie che si fanno nel ricevere in monastero una donzella che è per prendere l'abito di monaca.
- — per Quella rata che si paga in alcun luogo, come arte, compagnia e sim., in entrando ad esercitar quell'arte o essere in tal compagnia.
- — e sciortïa; Entrata e uscita, dicesi a Quel libro dove si scrivono le rendite e le spese.
- Aveì l'intrata franca; Aver l'entrata spedita, cioè Aver la facilità d'introdursi in un luogo.
- Dâ l'intrata; Dare l'entrata, cioè Concedere l'ingresso.
- Diritto d'intrata; Dazio, Gabella: Diritto d'entrata che si paga per far entrare merci in una città, in un regno.
- Fâ l'intrata; Fare l'entrata: Entrare solennemente in una città o sim.
- Pagâ l'intrata; Pagare l'entratura o Dare la bene entrata, dicesi del Pagare una mancia nell'entrare in alcuna compagnia o simile.
- Proibî l'intrata; Tener l'entrata, Vietar l'ingresso.
Neighbouring lemmas: intōrtignêua; intrâ; in tracolla; intrapréiza; intraprende; intrata; intrante; intrego; intressâ; intressatûa; intresso.