seia
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Sera, l'estrema parte del giorno. Il tempo del cader del sole, dell'imbrunir del giorno. La prima parte della notte. Cera, sostanza gialla, d'odore aromatico, che l'azione dell'aria e dell'acqua rende bianca, inodorifera, insipida e frangibile; si fonde al fuoco, abbrucia facilmente. Le api prendono ossia separano dagl'interstizii del loro abdome questa sostanza, e se ne servono per costruire le cellule de' loro alveari. Orichicco, gomma che stilla da alcuni alberi, come dal susino, ciriegio, mandorlo, e simili. Cerume, sostanza gialla, glutinosa, che vien separata in uno stato liquido dalle glandule del condotto uditorio, e che a poco a poco s'indura col restar esposto all'aria. Il suo colore è più o meno giallo, ranciato, carico, il sapore notabilmente amaro; l'odore un poco acuto e debolmente aromatico.
Voxe vexiñe: segòu; segretta; segrettu; seguito; segürtæ; seia; seiga; seighe; seitri; seixau; seiidonia.