releuiu
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Orologio, oriuolo, oriòlo, in genere è qualsiasi artificio fatto acconcio a indicare la divisione del tempo in parti uguali, e ve ne sono di diverse specie: oriuolo a sole, a acqua o clessidra, a polvere, a contrappeso, a pendolo o dondolo; da torre, da camera o da camminetto, ad molla, da tasca ec. Le parti visibili, cioè esterne dell'oriuolo da tasca sono le seguenti: cassa dell'oriuolo, specie di custodia o scatoletta metallica, per lo più d'oro o d'argento, di forma tonda più o meno stiacciata, la quale racchiude il castello e le altre interne parti dell'oriuolo. Fondo della cassa, la parte inferiore di essa, che riceve il castello e alla quale è fermato il gambo. Gambo, cilindretto saldato lateralmente al fondo della cassa, e che serve come di manico, per tenere in mano l'oriuolo e ad appenderlo mediante la maglia. Maglia, specie di campanella o maniglia imperniata o altrimenti girfevole nell'estremità libera del manico. Coperchio, la parte superiore della cassa, simile al fondo, ma meno concava, mastiettata con esso, per chiudere certi oriuoli che non hanno cristallo. Cristallo, vetro bianco, circolare, convesso, incastrato nella intaccatura circolare della lunetta. Lunetta, spezie di zona o cerchio internamente fatto come a doccia, mastiettato colla cassa, di cui forma la parte superiore, a modo di coperchio e nella cui intaccatura è incastrato il cristallo. Mostra, vedi Quadrante. Lancetta, piccola e sottil faldellina metallica, che segna le divisioni del tempo. Chiave dell'oriuolo, piastrettina metallica di varie forme. Quadrello, cilindretto d'acciajo con foro quadro nel verso del suo asse e che forma la metà inferiore di ogni chiave d'oriuolo. Caricare l'oriuolo, parlandosi di quello da tasca o da camminetto vale tenderne colla chiave la molla, per ridonare o per prolungare il moto dell'oriuolo.
Voxe vexiñe: reizegu; rêla de fidé; rêla du füsu; relentu; releuià; releuiu; relincà; relingâ; remæstu; remansinha; remazüggiu.