caffettea
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Caffettiera, vaso di latta, o d'altro metallo, e anche di terra, più alto che largo, cilindrico, e leggermente conico, talora panciuto, a uso specialmente di bollirvi l'acqua per far la bevanda del caffè. Le sue parti di ovvia significazione, sono: la bocca; il coperchio, con la sua fascia; il corpo; il fondo; il beccuccio; il manico e la ghiera, che è quel piccolo bocciuolo, da inserirvi il manico di legno. Caffettiera in Firenze, oggi in questo senso è voce disusata, ove comunemente intendesi come femminino di caffettiere. Invece di caffettiera dicono cuccuma, coccoma e bricco; il bricco suole avere un canaletto, chiamato anche beccuccio, onde versare il liquido, la cuccuma no.
Voxe vexiñe: caezâ; caeza; caezùn; caffè carego; caffè da brustulì; caffettea; caffùn; caffunento; caffusci; cagadübbii; caghetta.