bricchetti
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Fiammiferi volcanici, diconsi eerti stecchini la cui cima solforata è ricoperta d'una mestura accendibile col solo fregarli bruscamente contro un corpo aspro e duro. E sonvene di due varietà: negli uni la mestura è composta di fosforo, di solfo polverizzato, di clorato di potassa, e di un po' di minio, intrisi con acqua di gomma. Questi fiammiferi sono rossi: il fregamento li accende con scoppiettlo. In quelli della seconda varietà, la mestura è quasi la stessa, se non che al clorato di potassa è sostituito il nitrato di piombo, e al minio la polvere di carbone. Questi fiammiferi volcanici sono neri, e nell'accendersi per fregamento, mandano un soffio o sibilo senza scoppiettare. Candelucce fosforiche, pezzo di lucignolo incerato, messovi all'un de' capi un poco di mestura di fosforo e solfo in polvere, poi rinchiuso in tubetto di sottil vetro ermeticamente sigillato: fregato alquanto il tubo, e rottolo in due, poi cavatone subito il lucignolo, questo s'accende da sè tosto giunto al contatto dell'aria.
Voxe vexiñe: brenadda; brennettu; brennu; brenta; bricca; bricchetti; bricco; briccocalu; bricculâ; brigna; brignuin.