tōrdêuja
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Tordela o Tordela a Fir., a Pisa Tordiera, a Siena Tordescaja. T. ornit. Turdus viscivorus. Uccello del genere delle Silvie e famiglia dei Tordi, ma alquanto più grosso del Tordo. Ha il becco bruno-nero, giallastro alla base della mascella inferiore; l'iride cenerinocastagna; pileo, cervice, schiena, scapolari, groppone e sopraccoda di colore grigio-cenerino, leggermente tendente all'olivastro sul dorso e sulle scapolari; una fascia biancastra parte dalla base del becco e giunge fino all'occhio; le parti inferiori, di color bianco tendente al giallognolo, particolarmente sul petto e sui fianchi; le remiganti bruno-cenericce, marginate di bianco; le timoniere del medesimo colore; i piedi grigiocarnicini. È uccello molto sospettoso; annida sui nostri monti. Molti emigrano in bande numerose in settembre e ritornano in marzo e in aprile; altri vi restano sedentarj.
- — corsa; Cesena, Tordela gazzina, a Pisa Tordela alpigiana. T. ornit. Turdus pilaris. Uccello dello stesso genere e famiglia del precedente. Ha il becco giallo colla punta nera; l'iride scuro-nera; il pileo di color cenerino-piombato, con qualche macchia nera; le penne della schiena, le scapolari e le cuopritici delle ali di color castagnocupo con la parte interna nera e il margine biancastro; la gola, il gozzo e i lati del collo, di color giallo-ceciato; il petto del medesimo colore, ma più cupo; una macchia larga e nera è all'origine di ciascun'ala; le remiganti primarie, bruno-cenerine; le timoniere nere; i piedi neri. Ama di pascolare sopra i prati, ed essendo spaventato va a rifugiarsi sugli alberi più prossimi. Di passaggio durante quasi tutto l'inverno; in qualche anno numerosissimo.
Voxe vexiñe: torciâ; torçimento de chêu; torcio; torçitûa; torcoliere; tōrdêuja; tōrdo; tôre; tōrmenta; tōrmentâ; tōrmentacrestien.