stecco
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Stecco: Qualunque fuscello aguzzo o appuntato, e comunem. dicesi Quello con che si cava il cibo rimaso fra' denti V. Frûgadenti. Stccco e comunem. al plur. Stecchi: Quei pezzettini di canna appuntata, di cui si servono i calzolaj invece di bullette (stacchette) nel formare i tacchi delle scarpe. Sbarra. T. de' bcccaj. Pezzo di legno che si mette per traverso a' castrati morti e sparati per accomodar la rete (ō rægio). Stecco. Voce dell'uso e nostra. Sorta di pietanza nostra, assai gustosa e dilicata, che si compone di fegati di pollo, di magro di vitella, di animelle, di granelli, di cervello, di schienali (fiëti) di vitella, di funghi, di carciofi, il tutto prima rosolato in casserola, poscia trinciato a piccoli pezzetti; si fascia quindi questo ripieno con carne pestata in mortajo assieme ad una mollica di pane; gli si dà colla mano la forma d'un uovo; si fa passare nella chiara d'uovo e poscia nel pan grattato; gli s'infila nella sua lunghezza uno stecco di legno che spunterà in fuori un quarto circa, e si frigge in padella ad olio bollente. Non si usa in Toscana.
Voxe vexiñe: stecca; steccâ; steccadêu; steccadò; steccato; stecco; steccōn; stecconetto; stella; stelletta; stellôu.