rende
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Rendere: Dar nelle mani altrui quel che gli si è tolto o si è avuto da lui in prestito o in consegna; Restituire.
- Rendere, Fruttare, e dicesi di poderi, di case, di censi, d'usure, d'impieghi e sim.
- — Parlando di fortezze, città e sim., vale Consegnarle, Darne il dominio, il possesso.
- — per Ispiegare, Tradurre: Rendeilo in tanto italian; Rendetelo in tanta lingua italiana.
- — per Far diventare: O læte ō rende molli; Il latte rende molli.
- — a pariglia V. sotto Rende pan pe fûgassa.
- — ben per mâ; Render ben per male o di male bene: Giovare a chi nuoce cōnto; Render conto V. Cōnto.
- — i drappi; Riportare i panni.
- — l'anima a Dio; Render l'anima o lo spirito, vale Trapassare, Uscir di vita, Morire.
- — l'önô, a repûtaziōn; Render l'onore, la riputazione: Dare le soddisfazioni opportune per risarcire l'altrui offesa riputazione.
- — ō salûo; Rendere il saluto: Corrispondere col saluto.
- — pan pe fûgassa; Rendere pane per focaccia, Render frasche per foglie, ecc. V. Fûgassa.
- A bōn rende; A buon rendere, si dice comun. Quando altri o ci fa un beneficio o ci accomoda di qualche cosa, e vuol significare non solo il grato animo nostro, ma anche la volontà di rendere il contraccambio.
- Rtndise n. p. Rendersi, Arrendersi: Darsi in mano al nemico, Confessarsi per vinto. Rendersi, Arrendersi, per similit. Cedere, Piegarsi: O nō se voeiva.rende a nisciûn cōnto; E' non si voleva rendere a nessun patto.
- — a discreziōn V. Discreziōn.
Voxe vexiñe: remûsccio; ren; renasce; renasciûo; rencio; rende; réndia; renegâ; renegaddo; renovâ; renovaziōn.