peccôu
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Peccato: Trasgressione volontaria della legge di Dio e della Chiesa; Colpa, Offesa di Dio.
- Peccato, Mancamento, Errore.
- — confessôu, mezo perdonôu; Peccato confessato, mezzo perdonato, vale Che il peccato riconosciuto e confessato merita più perdono che il tenuto occulto.
- — d'omisciōn; Peccato d'ommissione V. Omisciōn.
- — mortâ; Peccato mortale: Quel peccato ptù grave che è cagione dell'eterna dannazione dell'anima.
- — originale; Peccato originale: Peccato col quale tutti nasciamo.
- — vegio, penitensa nêuva; Peccato vecchio, penitenza nuova, A colpa vecchia, pena nuova. Prov. che si dice del Portar la pena di peccato che si credeva fosse andato in dimenticanza.
- — veniate; Peccato veniale, cioè che facilmente ottiene perdono, non togliendo l'amicizia fra l'uomo e Dio.
- A torto e a peccôu m. avv. A gran torto, Con gran torto e ingiustizia, Ingiustssimamente.
- Brûtto cōmme ō peccôu; Brutto quanto o come il peccato, Più brutto del peccato mortale, vale Bruttissimo.
- Ese peccôu a fâ ûnn-a cosa; Esser peccato a far checchessia, oltre al sentimento proprio, si usa anche per dinotare sconvenienza o disordine in fare alcuna cosa.
- — ûn peccôu; Essere un peccato, si dtce Quando una cosa o persona bella e buona soffre detrimento, per mostrarne dispiacere; e dicesi anche per esclamazione: Peccôu! Peccato! Che peccato!
- Fâ peccôu; Far peccato, vale Peccare.
Voxe vexiñe: peccatasso; peccatô; peccatôa; peccetto; pecciâse; peccôu; pecontro; pe contro; pe da bōn; pedann-a; pëdestallo.