lezze
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Legge: Regola stabilita dall'autorità divina ed umana, che obbliga gli uomini ad alcune cose, e ne vieta loro alcune altre affine di pubblica utilità; od altrim. L'emanazione della volontà d'un superiore, alla quale i soggetti debbono pel loro bene conformare le proprie azioni.
- Legge, per Lo studio della giurisprudenza.
- — si prende anche figurat. parlando per Le regole e per L'ordine che la natura ha posto nel compimento d'alcune cose, onde dicesi Le leggi del moto, della refrazione, ecc.
- — antiga; Legge antica o giudaica, chiamasi Quella legge che Mosè diede agli Ebrei dopo la fuga dall'Egitto, per opposizione a Quella di Gesù Cristo, che dicesi Legge nuova.
- — divinn-a; Legge divina: Quella emanata dal divin Legislatore, e che si conosce per mezzo della rivelazione e della retta ragione.
- — ecclesiastica; Legge ecclesiastica: Ogni legge che concerne la Chiesa e i suoi ministri, o le materie che hanno rapporto colla Chiesa.
- — marziale; Legge marziale, così chiamasi Quella legge che ordina l'uso della forza militare in tutti quei casi, in cui la pubblica tranquillità è compromessa, e che l'azione ordinaria delle leggi è troppo lenta o insufficiente al bisogno.
- — natûrale; Legge naturale: È una regola che la retta ragione addita agli uomini per dirigere le loro azioni e far loro conoscere ciò che è giusto ed equo, sia ch'essi vivano come particolari, sia ch'essi formino parte d'un corpo.
- — nêuva; Legge nuova, dicesi della Legge di Gesù Cristo per opposizione a quella di Mosè, che si. chiama Legge antica,
- — romana; Legge o Leggi romane: Il complesso delle leggi, contenuto nel corpo del diritto civile, fatto compilare dall'imperatore Giustiniano.
- — salica; Legge salica: Soprannome dato alle leggi stabilite nel regno di Francia dopo che i Francesi s'impadronirono delle Gallie. Questa legge, nei paesi in cui è adottata, esclude le femmine dalla successione del trono.
- A necescitæ a non ha de lezze; La necessità non ha legge, dicesi proverb. del Farsi lecito per necessità ciò che per legge è illecito.
- Chi comanda fa lezze; Chi comanda fa legge, usasi dire comunem. da Chi è talvolta costretto a far checchessia anche contro sua voglia, per esser ciò stato imposto da persona che può, ed alla quale egli è sottoposto o dipendente.
- Dâ lezze a ûnn-a persōnn-a; Dar legge ad uno, vale Comandargli.
- L'ûso ō fa lezze; Uso fa legge: Modo di dire che vale Che la consuetudine acquista forza di legge.
Voxe vexiñe: leze; lezenda; lezendäio; lezenn-a; leziōn; lezze; lïa; liamme; liammëa; liban; libbrâ.