formaggio
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Cacio, antic. Cascio: Il latte delle pecore, capre, bufale e vacche, cagliato, cotto e salato, preparato nelle forme, per lo che si dice anche Formaggio.
- — co-a lägrima; Cacio che fa la lagrima, che gocciola: Cacio che trasuda quando si affetta, e questo trasudamento grasso è indizio di bontà.
- — co-i grilli; Cacio inverminato o bacato: Cacio, in cui ta fermentazione ha fatto schiuder molte uova di moscherini, donde uscirono bacolini che, dai salti che fanno, da noi si dicono grilli e in qualche paese sätæli (corruz. di salterelli).
- — co-i êuggi; Cacio cogli occhi od occhinto: Cacio serbevole, nella cui pasta son molte cavità tondeggianti.
- — ch'ō fa a fïa; Cacio che fila o che fa le fila: Cacio che scaldato al fuoco, o posto. grattugiato sulle vivande, diventa filamentoso.
- — cö pessïgo; Cacio forte: Cacio che abbia acquistato sapor piccante; altrim. Cacio sappiente.
- — cö scappin; Cacio stracco: Quel cacio che ha acquistato un odore disgustoso somigliante al fetore che produce in alcuni il sudore de' piedi.
- — fresco; Cacio alla stagione, cioè Di fabbricazione quasi recente, Cacio verdemezzo.
- — grattôu; Cacio grattugiato o grattato.
- — magro; Cacio sburrato o Cacio baccellone.
- — piaxentin; Cacio parmigiano o lodigiano, e da taluni Cacio piacentino. E qui si osservi che spesso il cacio trae la denominazione particolare dalla provincia o dallo Stato ove si fabbrica; cosi diciamo Cacio parmigiano o lodigiano, Cacio di Sardegna, d'Olanda, di Chiavari, ecc.
- — sbrinso; Sbrinzo o Cacio sbrinzo: Cacio insa'ato che si fabbrica a Brienz nei Grigioni.
- — scciazzo; Cacio senz'occhi o serrato: Cacio, la cui pasta è compressa e senza pori.
- — téneo; Cacio tenero.
- Amannaman ō me leviä ō formaggio d'in sciä menestra! Oh forse ch'egli rincarerà il fitto! Modo di dire che vale Egli mi farà il peggio che potrà? e usasi dire quando non si teme che altri ci possa nuocere.
- Cazze ō formaggio in scï maccaroi; Cascar il cacio su' maccheroni, Piover lo zucchero sulle fragole, Cascar le ulive nel paniere, dicesi prov. di Alcuna cosa inaspettata, sopraggiunta a grand'uopo.
- Crōsta dō formaggio V. Crōsta.
- Pan co-i êuggi, foraggio sens'êuggi, vin chi säta a-i êuggi V. Euggio.
- Pessa de formaggio; Forma di cacio, e anche assolutam. Cacio.
- Pesso de formaggio; Taglio di cacio: Pezzo piuttosto grosso di cacio separato col coltello dalla forma. - Dicesi Taglio fresco quello che fu tagliato di recente.
- Promette ciù formaggio che pan; Prometter Roma e toma, o mari e monti, vale Prometter molte e grandi cose.
Voxe vexiñe: forma; formâ; formaggetta; formaggia; formaggiâ; formaggio; formalitæ; formalizzâse; formato d'ûn libbro; formaziōn; formetta.