cô
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Colore: Impressione che la luce riflessa dalla superficie de' corpi fa sopra l'occhio. I Colori si distinguono in primitivi e in secondarii. Diconsi Colori primitivi Quelli che sono prodotti dalla decomposizione de' raggi luminosi mediante il prisma, e sono sette: il violetto, l'indaco, l'azzurro, il verde, il giallo, l'arancio ed il rosso. Diconsi Colori secondari Quelli che risultano dalla combinazione d'un dato numero de' precedenti.
- Colore, per Ingrediente che si adopera per le tinte e per la pittura. Di questi alcuni sono naturali, e questi sono per lo più di terre o di pietre, che si adoperano tali quali senza veruna preparazione, ed alcuni si fanno artificiosamente; e gli uni e gfi altri, mescolati fra di loro, cagionano un numero infinito di colori secondi.
- — Figurat. usasi per Indole o Natura di checchessia, ma più specialm. per indicare l'opinione politica che uno professa: De che cô l'é ō tale? Di qual colore è il tale? O l'é ûn giornale de nisciûn cô; È un giornale di nessun colore.
- — E figurat. pure, per Apparenza, Finzione, Simulazione, Pretesto.
- — blêu ciæo; Mavi, Azzurro sbiadato o dilavato, Biadetto.
- — blêu scûo; Azzuolo, Azzurro bujo, Turchino.
- — blêu turchin; Turchino, Turchino vivo.
- — cangiante; Cangiante V. Cangiante.
- — càrego; Color carico, Color pieno, vale Colorito assai.
- — chi ten; Color che regge.
- — chi nōten; Color che non regge, Color che smonta.
- — crémexi; Chermisino: Color chermisì o cremesi.
- — d'amaranto; Amarantino: Color d'amaranto.
- — d'Avanna; Color lionato scuro: Color simile al sigaro dell'Avana.
- — de bōttiggia; Color verde-bruno.
- — de California; Color giallo-scuro.
- — de carne; Incarnato, Incarnatino, Scarnatino.
- — de çé; Verdazzurro o Color aerino o ajerino.
- — de ciappa; Color di lavagna, Azzuolo, Turchino bujo.
- — de çeddro; Citrino o Zolfino: Color di cedro.
- — de çenie; Cenerognolo, Cinerino, Cinerizio, antic. Cenerugiolo: Color simile a quello della cenere.
- — de çetrōn; Arancio, Arancioso, Aranciato, e più comun. Ranciato V. Cetrōn.
- — de ciōngio; Piombino: Color di piombo.
- — de lillà; Gridellino: Color tra bigio e rosso.
- — de mâ; Glauco, Verdazzurro, Color verde di mare, cioè Che è tra il bianco e il verde.
- — de mōn pesto; Color di matton pesto, Color di mattone, Rosso mattone.
- — d'oiva; Ulivastro, Ulivigno: Color di uliva.
- — de peì de ratto; Color topino o soricigno, cioè Simile al color di topo o di sorcio.
- — de pensciëo; Color violaceo scuro.
- — de prûxa; Color tanè scuro: Del color delle pulci.
- — de saffran; Croceo o Zafferanato.
- — de sangue; Color rosso sanguigno.
- — de sëxa; Color ciriegiuolo: Color di ciriegia.
- — de tæra; Color terreo, interriato o interrato.
- — de vin; Color vinato: Del color di vino rosso.
- — do viōvetta; Color di viola mammola.
- — diamantin; Bianco perlato: Del color della perla del diamante.
- — fäso; Color falso: Color che smonta, che non regge.
- — fâvt; Color di fava secca.
- — ginco e læte; Color bianco lattato o bianco latteo, cioè Che somiglia nel colore al latte.
- — isabella; Color isabella, Color falbo: Color giallo lionato misto con carnicino.
- — natûrale; Color naturale V. sopra Cô nel 2. o sigiiicato.
- — paggiæn; Color pagliato o semplicem. Pagliato: Del color della paglia.
- — pin; Color carico, Color pieno, vale Colorito assai.
- — ponsò; Color di fuoco: Color rosso vivo.
- — serio; Color modesto, quieto.
- — smorto; Color abbagliato o abbacinato o smorto: Color languido, poco vivace.
- — sperso; Colore sbiadito o dilavato, cioè Che ha perduto molto della sua vivacità.
- — vivo; Color vivo, Color acceso.
- Cangiâ de cô; Cambiare o Cangiar faccia, Mutar di colore, Allibbire: Diventar pallido per cosa che ti faccia impallidire.
- Faccia sensa cô, o fäso o traditô; Faccia senza colore, o falso o traditore. Prov. nostro, che equivale all'altro toscano Poca barba e men colore, sotto il ciel non è il peggiore.
- Fâ piggiâ ō cô ä carne; Far prendere il colore alla carne, e a Siena Allazzerire. T. di cucina.
- Maxinâ i coî; Macinare i colori: Stritolarli minutissimamente sopra d'una pietra col macinello e dippoi stemperarli con acqua o con olio di noce o di lino, per renderli atti a poter dipingere.
- Nō tegnî ō cô; Smontar di colore V. Sperde.
- Roba, Mandillo, ecc. de cô; Vestito, Fazzoletto e simili, di colore, cioè Di tutt'altro colore che bianco e nero.
- Vegnî de mille coî; Diventare o Mutarsi di mille colori, dicesi quando Alcuno si trova all'improvviso dinanzi a persona, verso cui abbia fatto gravissimo fallo e ne tema castigo; od a Persona da lui amata e tradita; o in altre simili congiunture da doverne sentire grave turbamento.
Voxe vexiñe: clinica; cloro; clorûro; clûb; cö; cô; co-a; côa; coâ; côadêuggio; coadjutô.