crédito
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Credito: Quello che si ha ad aver da altrui, e per lo più dicesi di moneta; contr. di Debito.
- Credito, figurat. vale Buon nome, Buona fama, Riputazzone, Stima, Credenza.
- — e figurat. pure vale Credenza, Fede.
- — privilegiôu; Credito privilegiato: Credito a cui le leggi accordano un favor particolare, in confronto del credito ordinario.
- — pûbblico; Credito pubblico, si dice della Confidenza che i capitalisti o i particolari accordano al Governo, allorchè esso incontra de' debiti pei bisogni dello Stato.
- Aveì ō credito; Aver credito o Esser in credito, vale Goder buona fama, Essere in istima.
- — poco credito; Aver poco credito, Essere in discredito, in disistima; e talora Non aver fede, Non esser creduto.
- Chi ha debiti ha crediti; Chi ha debiti ha credito. Prov. e vale che Chi si mostra zelante nei suoi doveri, acquista stima e credito.
- Dâ credito; Dar credito, Dar fede: Nō daggo guæi credito a-e sò parolle; Do poco credito alle sue parole.
- Dâ credito o Mette a credito; Dar credito o Metter in credito, presso i Commerc. vale Scrivere o Notare le partite a' libri de' conti in credito d'alcuno.
- Perde ō credito; Perdere il credito o la credenza, Perder la stima, Cader in discredito.
Voxe vexiñe: creatûa; creaziōn; credensa; credensê; credde; crédito; creditô; credo; crémexi; cremma; cremòr de tàrtaro.