conosce
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Conoscere, antic. Canoscere, Conosciere, Cognoscere: Apprendere o per mezzo de' sensi o in altro modo coll'intelletto l'essere delle cose; e nonchè delle operazioni dell'intelletto, dicesi ancora della maniera con cui i bruti apprendno la diversità degli oggetti: O can ō conosce ō sò padrōn; Il cane conosce il suo padrone.
- Conoscere, per Distinguere, Discernere: Ghe vêu poco a conosce ō rammo dall'öu; Ci vuol poco a conoscere il rame dall'oro.
- per Riconoscere, Ravvisare, Raffigurare: Nō v'aveivo manco conosciûo; Non vi avevo neppur conosciuto.
- per Essere informato, Avere cognizione di una cosa: Mi conoscio ō sò stato; Io conosco il suo stato.
- per Aver pratica, perizia od esperienza di certe cose, Intendersene: Conosce ō mōndo, i ommi, ecc.; Conoscere il mondo, gli uomini, ecc.
- per Avere notizia o esperienza del valore, delle virtù, delle doti d'una persona: Se ō conoscessan, nō ghe faeivan ō carlevâ apprêuvo; Se lo conoscessero, non ne farebbero il trastullo.
- per Sapere: Conoscio quanto ō peiza; Conosco quanto egli pesa.
- per Avvedersi, Accorgersi, Comprendere, Venir in notizia: Se conoscio che ō fæ pe despeto ecc.; Se conosco che facciate ciò per dispetto ecc.
- — per Chiamare, Nominare: Tûtti ō conoscian pe Ménego; Tutti lo conoscouo per Domenico.
- Chi fa l'arte e nō a conosce, i sò dinæ diventan mōsche V. Arte.
- Conosce a fōndo ûnn-a persōnn-a; Conoscere alcuno addentro o a fondo, Sapere quanto corra il cavallo d'alcuno, Conoscere alcuno di lunga mano, vagliono Essere perfettamente informato dei costomi e delle qualità d'una persona.
- — all'ōdô; Conoscere al fiuto o all'alito: Essere accorto e pronto conoscitore.
- — e sò pëgoe; Conoscere i suoi polli: Conoscere la natura d'una data persona, e sapere come bisogna trattarci.
- — l'erba V. sopra Conosce e sò pëgoe.
- Dâ a conosce; Dar a conoscere, Dar a divedere, Mostrare, Far conoscere, Far capace.
- Dâse a conosce; Darsi a conoscere, Farsi conoscere, vale Scoprirsi, Manifestarsi; ed anche Far conoscere la propria. abilità.
- E persōnn-e se conoscian da-o tratto; Le persone si conoscono al tratto, cioè Gli atti esterni palesano l'interno dell'uomo; e scherzosam. Gli asini si conoscono al basto, A' segnali si conoscon le balle.
- Fâ conosce; Far conoscere, Dar a conoscere, Recare a conoscimento, vale Far fare la conoscenza d'alcuno, ed anche Dimostrare.
- Fâse conosce V. sopra Dâse a conosce.
- I fràveghi conoscian l'ōu; Gli orafi conoscono l'oro V. Ou.
- Nō conosce a sò drita; Non conoscere il suo pro, il suo diritto, e simili.
- Nō conosce ō pan da-e prïe; Non conoscere il pan da' sassi, i tordi dagli stornelli, i bufali dalle oche, i fagiani dalle lucertole, il dattero dal fico, il melo dal pesco, il pruno dal melarancio, l'acquerello dal mosto, il vino dall'aceto, e simili, vagliono Non distinguere da cosa a cosa, Non discernere il buono dal cattivo e nocivo.
- Nō se conosce ō ben che quando ō s'ha perso; L'asino non conosce la coda se non quando e' non l'ha. Prov. esprimente che Il bene non si conosce se non quando si è perduto.
- Nō se dâ a conosce; Non darsi a conoscere, Star incognito.
- Ogni ōxello conosce ō sò nïo; Ogni uccello conosce il suo nido.
- Tûtti i ōxelli nō conoscian a scaggiêua; Tutti gli uccelli non conoscon il grano. Prov. e vale che Il buono non è sempre da ognun conoscinto.
- Vegnî a conosce; Venir a conoscere o a conoscenza, vale Venir a notizia.
- Conbscise n. p. Conoscersi: Aver piena cognizione di se stesso.
- — con ûn; Conoscersi con uno, vale Aver conoscenza o amicizia collo stesso; e talvolta Essersi provato, sperimentato con uno in guerra, giostra o simile.
- Ëse façile a conòscise; Esser di facile conoscitura, vale Esser facile ad essere conosciuto.
- Se conoscemmo; Ci conosciamo, Conosco i miei polli.
Voxe vexiñe: connesciōn; connesso; connètte; cōnnio; connotati; conosce; conoscensa; conoscente; conoscimento; conoscitô; conosciûo.