ascädâ
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Scaldare: Indurre il caldo in checchessia. Scaldare, metaf. vale Accender l'animo, Muovere, Eccitare.
- — e banche; Acculattare o Culattar le panche. Modo basso, e dicesi del Sedere a lungo, e per lo più oziosamente, sulle panche; e detto degli scolari, Non imparare, Non trarre alcun profitto.
- Ascädâse n. p. Scaldarsi: Farsi caldo, Prender calore; e metaf. Accendersi, Muoversi, Infiammarsi, Adirarsi, ecc.
- Parlandosi di grano e di altre biade, dicesi in neut. assol. Riscaldare, e vale Patire, Vòtarsi; e detto di farina, formaggio, frutta e simili, vale Guastarsi, Corrompersi.
- — a boccia, ō sangue; Montare, Salire o Venire il moscherino, Venir la muffa al naso, vagliono Adirarsi.
- — in t'ûnn-a cosa; Riscaldarsi in checchessia, Ac calorarvisi, Infervorirvisi: Prendervi calore, fervore, come nel giuoco, nel discorso, ecc.; e in senso contr. Pigliarsela a tre o quattro quattrin la calata, cioè Procedere lentamente nelle faccende.
Voxe vexiñe: asbōrrî; asbriâ; asbrïo; a scabeccio (mette); a scacchi; ascädâ; ascädo; a scagge; ascaissôu; a scanso; a scaregabarî (zûgâ).