arrûxentâ
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Sciacquare, Risciacquare, Diguazzare, Sciabordare, Sciaguattare. Nell'uso son sinonimi; a rigor di termine han senso diverso. Sciacquare e Risciacquare è Lavar leggermcute, e per lo più dicesi di cose che non abbisognano d'una lavatura più forte, p. e. si risciacqua un bicchiere ov'altri ha beuto, una pezzuola brancicata; ovv. è Dar l'ultima lavatura in acqua pura a cose già lavate, p. e. lavate le stoviglie nel ranno, si risciacquan nell'acqua pura. Diguazzare o Sciaguattare valgono propriam. Agitare i liquori ne' vasi non pieni (V. Abbarlocciâ), ma si usano pure nel senso di Agitare una cosa nell'acqua per lavarla (V. Sguassâ). Sciabordare è più forte di Sciaguattare. I tintori p. e. non sciaguattano, ma sciabordano un panno quando lo sbatton di forza in un truogolo, in un rigagnolo o altro per levargli il ranno o il soverchio colore che avesse contratto. In questo senso è voce tccnica.
- Sparecchiare, e in m. b. e plebeo Sconocchiare, Far repulisti: Lasciar vuoti i piatti, Mangiar tutto.
- — de dinæ ûnn-a persōnna; Sbusare e nell'uso tosc. Ripulire: Spogliar uno di tutti i denari che abbia o per vincita fatta al giuoco o per altro motivo.
- Arrûxentâse a bōcca; Risciacquarsi la bocca: Leggermente lavarsi o pulirsi la bocca con acqua o simile.
- s. f. Risciacquata: L'atto e l'effetto del risciacquare. - Parlandosi di panni, dicesi meglio Risciacquatura.
Voxe vexiñe: arrûbattâ; arrûffâ ō naso; arrûgâ; arrûmescellâ; arrûmescellôu; arrûxentâ; arrûxentêua; arsella; arsellinn-a; arsellôu; arsenâ.