amô
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Amore: Inclinazione d'animo verso ciò che piace; e più propriam. Quella passione inspirata dalla natura ian tutti gli esseri viventi, da cui nasce quella specie d'attrazione dell'un sesso verso dell'altro.
- Amore per Affetto, Affezione, Dilezione, Benevolenza.
- — per Tenerezza paterna, materna, filiale, fraterna, conjugale.
- — per Inclinazione d'animo, Tendenza, Propensione, Disposizione a cose appartenenti all'ingegno.
- — per Diligente studio, Sollecitudine inspirata dall'amor della cosa presa a fare; e nel linguaggio delle belle arti, La compiacenza e il diletto che prova l'artista nel fare un lavoro, e il porvi quella diligenza che per lui si può maggiore.
- — de Dio; Amor di Dio, che anche dicesi Carità: Desiderio d'unirsi in ispirito a Dio.
- — de patria; Amor di patria: Quella costante ed ardente affezione, che abbiamo pe' luoghi in cui siamo nati, non che il desiderio della prosperità de' propri concittadini.
- — platonico; Amor platonico: Mutua affezione fra persone di diverso sesso, scevra d'ogni sensualità.
- — proprio; Amor proprio o Proprio amore: Iltroppo grande affetto d'un uomo a tutto ciò che appartiene alla sna persona, e la troppo alta opinione che l'uomo ha di se stesso, del suo ingegno, della sua abilità; od altrim. Quel sentimento insito della natura dell'uomo, che lo fa vegliare alla propria conservazione, alla propria felicità.
- Amô con amô se paga; Amore non si compra e non si vende, ma in premio d'amore amor si rende, ovv. Amore è il vero prezzo con cui si compra amore. Dettato prov. di chiaro signif.
- Andâ in amô; Andar in amore, Andar in frega o in fregola, Venire o Essere in caldo; dicesi degli animali quando si sveglia in essi l'appetito libidinoso. — Andar in frega o in fregola propriam. dicesi de' pesci; se di piante, Andar in sugo o in succhio.
- Aveî amô; Aver amore, Amare, Portar affezione.
- Aveì amô a ûnn-a cosa; Aver amore ad una cosa, vale Tendere, Inclinare, Aver inclinazione, disposizione naturale a una cosa.
- Chi non ha amô a-e bestie, nō l'ha manco a-i crestien; Chi non ha amore alle bestie, non l'ha nè anco a'cristiani. Dettato prov. di chiaro signif.
- D'amô e d'accordo; D'amore e d'accordo, Di bel patto. Posto avv. vale Con reciproco acconsentimento, Amichevolmente, Senza contrasto, Senza lite veruna.
- Fâ amô; Far all'amore, Amoreggiare, Vagheggiare, e nell'uso tosc. Ganzare.
- Fâ l'amô a ûnn-a cosa; Uccellare ad una cosa: Mostrar desiderio d'averla, ed anche Bramarla ardentemente.
- L'amô e a tōssa nō pêuan stâ cōverti; Amore e tosse non si può celare, e non si nascondono, ovv. Il fuoco, l'amore e la tosse, presto si conosce. Prov. di chiaro significato.
- L'amô ō l'é orbo; L'amore è cieco ovv. Affezione acceca ragione.
- No gh'é sabbo sensa sô, comme figgia sens'amô; Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, nè domenica senza sapore. Prov. di chiaro significato.
- Pe amô de...; Per amor di..., lo stesso che Per rispetto di... Per cagione di...
- Pe amô de Dio, Pe amô dō Çé, Pe amô de Çinque Ciaghe; Per amor di Dio, Per amor del cielo, Per amor delle Cinque Piaghe: Formola di pregare alcuno, e vale Di grazia, Per cortesia.
- Pe amô nō se sente dô; Chi soffre per amor non sente pena. Dettato prov. di chiaro signif.
- Pe amô o pe forsa; Per forza o per amore, Volere o non volere; e dicesi di Chi se non fa una cosa di sua volontà, vi è forzato da altri.
- Pe amô se fa de tûtto; Amor non sente fatica; la significazione è chiara.
- Perde l'amô a ûnn-a cosa; Disaffezionarsi ad una cosa: Caderci dall'amore, dall'affezione checchessia.
- Piggiâ amô a ûnn-a cosa; Mettere amore a checchessia, Affezionarvisi, Amarlo.
- Quando ciêuve e luxe ō sô, tûtte e strie fan l'amô; Quando piove e luce il sole tutte le vecchie vanno in amore, ovv. Quando è sole e piove, il diavolo mena moglie. Modo prov. che dicesi per ischerzo, e non ha significato veruno.
Voxe vexiñe: ammottâ; ammuccâ; ammûggiâ; ammûggiôu; ammûtinâse; amô; amô cornûo; àmoa; ä modda; a moddo; ä möderna.