scorsa
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Scorza, dicesi specialmente di corteccia legnosa o almen dura; buccia la superficie esterna delle frutta, dell'uva ec., come pure quella dei rami sottili dei virgulti, e simili. Corteccia la superficie per lo più legnosa di alcuni arbusti. Guscio è l'involucro dei seni, o legnoso come delle noci, o duro quasi pietroso come delle ova, delle testuggini, delle chiocciole, delle ostriche ec. Baccello, dicesi il guscio delle civaie, come delle fave, dei fagiuoli, e dicesi pur anco siliqua con voce latina. Buccia, si chiama pure la sottile pellicina che resta sotto il guscio nelle noci, nelle mandorle, nei pinocchi, nelle castagne. Ma quest'ultima nelle montagne toscane coltivate a castagneti si chiama sansa (lüggiu), e lo stesso nome si dà in Toscana al nòcciolo dell'oliva, quando sia carbonizzato, e ridotto in brace. Mallo dicesi ciò che ricopre il guscio delle noci verdi, e delle mandorle. Chiamasi polpa e non mallo ciò che ricopre il nòcciolo delle olive: il mallo è cosa da gettarsi via. Malicorio, la corteccia del frutto del granato.
Voci vicine: scôpellà; scôpellin; scôpellu; scopexa; scoppula; scorsa; scorsunæa; scôsà; scôsâ da cuffa; scôsu; scottâ.