spaego
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Aspàrago, Sparagio, antic. Spàrago, e ordinariam. al plur. Spàragi, Aspàragi. T. bot. Asparagus officinalis. Frutice noto, buono a mangiare, che nella primavera spunta dalla terra, e getta un fusto grosso come un dito, rotondo, sodo e diritto, senza foglie, verde in cima e bianco dal mezzo in giù.
- — sarvægo; Sparaghella. T. bot. Asparagus acutifolius. Pianta perenne e sempre verde, le cui foglie in forma d'ago sono pungenti. Il suo caule fruticoso si arrampica sugli alberi e frutici. I teneri polloni si mangiano da alcuni come gli spàragi, e perciò tal pianta è anche detta Sparagio salvatico.
Voci vicine: spaccio; spacconata; spadassin; spadin; spadōn (peì); spaego; spagatûa; spagge; spaghetti; spaghetto (erba); spaghezzâ.