scandaggio
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Scandaglio: Piombino attaccato ad una lunga sàgola marcata in metri od in passi, col quale si misura la profondità del mare. Oltre a questo vi sono Scandagli di varie forme per misurare le profondità massime, e portano i nomi dei loro inventori, come quello di Leon Battista degli Alberti, riprodotto dall'americano Broole. Scandaglj al plur., diconsi anche Le profondità osservate nel mare, notate nelle carte marine e d'ordinario espresse per braccia o passi. Piombino: Strum. di ferro, tondo, grosso anzi che no, terminato inferiormente in punta ottusa e superiormente a occhio. Raccomandato a una fune, si cala ne' doccioni del cesso, perchè col suo peso cacci giù le immondezze che vi si fermarono.
- — da trōmba; Scandaglio di tromba. T. mar. È Una verga di ferro piatta, che ne' suoi lati è segnata a pollici, la cui estremità superiore si può attaccare a una corda, mediante la quale essa si cala per un buco, che corrisponde al pozzo della tromba, aperto nel ponte, sino al fondo della sentina, onde conoscere il numero di pollici d'acqua che vi è, tanto per sapere che la nave non faccia acqua, quanto per sapere qual effetto facciano le trombe a confronto delle falle o vie d'acqua.
- — dō gran; Scandaglio, si dice a Una porzione di grano o d'altra roba stata caricata a rifuso, la quale si trasmette da chi carica al ricevitore di esso carico, ben custodita in un involto o cassa ben sigillata e bollata, per fare il riscontro coll'intiero carico, che ha ragguaglio della qualità e quantità di esso.
Voci vicine: scamottêur; scampâ; scampanata; scamurôu; scandaggiâ; scandaggio; scandalizzâ; scandalo; scandalōso; scandèlla; scandî.