posto
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Posto, Luogo, ed anche Piazza, Sito: Spazio che si occupa o Termine contenente i corpi. Posto, per Piazza, Uffizio, Impiego, Carica: Aveì ûn bello posto; Avere un bel posto o un posto luminoso e lucroso.
- Nella Milizia, Luogo occupato da un corpo di soldati, e Il luogo altresi assegnato a ciascun soldato.
- — avansôu; Posto o Guardia avanzata. T. milit. Luogo occupato da una guardia sull'estremità più vicina al nemico.
- — davanti o derrê da carossa; Posto anteriore o posteriore nella carrozza.
- Aveì ō primmo posto; Tenere il primojluogo: Precedere altrui.
- Cede ō posto; Cedere il luogo: Dare altrui la precedenza.
- Ese a sò posto; Essere nella sua piscina, figur. vale Essere in quello stato che più si avviene.
- Fâ dō posto; Far posto, Far luogo.
- Levâ da posto; Spostare, Slogare.
- Mette a pesto; Allogare: Collocare la cosa dove richiede l'ordine e il luogo ad essa destinato, Mettere in assetto.
- — a posto ûn brasso, ûnn-a gamba, ecc.; Riporre un braccio, una gamba, un osso, ecc. V. Mette.
- Mettise a-o posto d'ûn atro; Mettersi in luogo, in vece o nelle veci d'un altro.
- Occûpâ ûn posto; Tenere il luogo: Occupare alcun posto.
- Perde ō posto o l'impiego; Rimaner fuori di impiego.
Voci vicine: posteritæ; postiggiōn; postiggiōnn-a (ä); postilla; postisso; posto; potassa; potensa; pötrōn; pötronaja; pötronasso.