letto
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Letto: Arnese nel quale si dorme o si riposa, ordinariam. composto d'un fusto a quattro gambe di legno o di ferro, sul quale stanno saccone, materasse, capezzale, lenzuola, coltrone, coperta, guanciali, ecc.
- Letto, per Qualunque luogo ove si mette a giacere.
- — cō cortinaggio; Letto a cortinaggio, Letto cortinato o incortinato V. Cortinaggio.
- — da campagna; Lettiera pieghevole, a libro, a ic casse: Lettiera che consiste in due stanghe lunghe quant'è lungo il letto, sulle quali è fermamente imbullettata una grossa tela ovvero molte cigne trasversali, quella e queste tenenti luogo d'asserelle (töe). Ciascuna delle due stanghe ha due gambe che s'incrociano imperniate nel lor mezzo a foggia della lettera N, e si aprono regolarmente quanto lo permettono le cigne o la tela.
- — da duî o da due piasse; Letto da due posti, e con denominazione elittica Letto a due: Letto che ha la larghezza sufficiente a due persone.
- — da spozoeì; Talamo, Letto nuziale.
- — da ûn o da ûnn-a piassa; Letto ad un posto.
- — da ûnn-a piassa e meza; Letto ad un posto e mezzo.
- — d'avanso; Letto di compenso: Letto di soprappiù, e da servirsene in caso di straordinario bisogno.
- — de bestie; Lettiera: Quello strame o paglia che si mette sotto alle bestie da coricarvisi; altrim. Impatto.
- — dō mâ, d'ûn fiûmme; Letto del mare, di un fiume, dicesi Quello ove si posano le acque:
- Andâ in letto; Andar a letto, Andarsi a posare: Mettersi a giacere nel letto, Coricarsi; Andar a dormire.
- Ascädâ ō letto; Scaldare il letto.
- Canæ dō letto; Guide o anche Canali V. Canâ.
- Cacciâse in sciō letto; Buttarsi sul letto, vale Gettarvisi sopra assiso o disteso, ma coi panni indosso.
- é dō letto; Sopraccielo o Sopralletto V. C.
- Chi va in letto sensa çenn-a, tûtta a nêutte se remenn-a V. Çenn-a.
- Chinâ zù da-o letto; Scendere dal letto.
- Desfâ ō letto; Disfare il letto, vale Togliere e riporre le coperte e le lenzuola, talora anche la materassa, o questa almeno rivoltarla su di sè quando il letto per molto tempo non ha a servire.
- Fâ ō letto; Fare o Rifare il letto: Rimetterlo in assetto, cioè Rimenare e Pareggiare le foglie del saccone, sprimacciare la coltrice o la materassa, distendervi e acconciarvi le lenzuola, ecc. Far letto, per simil. Preparare o Acconciare checchessia in modo da renderlo atto a tale o tale uffizio.
- Fâ ûn pö de letto a ûnn-a persōnn-a; Far un po' di letto a uno, figurat. vale Metterlo in buona voce e disporre in favor suo gli animi di coloro presso ai quali dovrà andare.
- Figgio de primmo o de segōndo letto; Figlio di primo o di secondo letto, cioè delle prime o delle seconde nozze.
- Inciōdâ ûn in t'ûn letto V. Inciōdâ.
- Moî a sò letto; Morire nel suo letto: Morire di suo modo, cioè di morte naturale o di malattia che dia campo di morirsi.
- O pêu pisciâ in letto e dî ch'ō t'ha sûôu; -i può pisciare nel letto e dir che ha sudato. Modo proverb. che dicesi quando si vuol dinotare che uno è siffattamente nelle grazie d'un altro, che qualunque sgarbo o mancanza egli commetta, questa gli vien da quello scusata.
- Pé dō letto; Piedi del letto.
- Preparâ ō letto; Preparare, Acconciare il letto, vale Riabbassarne la coperta, tirandola giù dal capezzale, fare la rimboccatura del lenzuolo di sopra, porre i guanciali, i panni da notte, insomma quanto occorre a chi ha da entrar in letto.
- Remenâse pe-o letto; Dar le volte pel letto, Girare il letto: Quel dimenarsi per ogni verso nel letto di chi è agitato e non può dormire.
- Sätâ zù da-o letto; Gittarsi dal letto, Balzare dal letto.
- Scaffo dō letto; Lettiera V. Scaffo.
- Sciätâ ō letto; Disordinare il letto: Spostare, Metter sossopra le lenzuola e le coperte.
- Spallëa dō letto; Spalliera: La sponda da capo della lettiera (scaffo) molto rilevata, di tal che chi sta seduto in letto può appoggiare le spalle e il capo, postivi tramezzo aleuni guanciali.
- Sponda dō letto; Proda, Sponda del letto: Lo estrcmo miargine laterale di essa.
- Stâ a ciömâ in letto V. Ciōmâ.
- Stâ in letto; Guardare il letto: Frase moderna senz'alcun fondamento usata da alcuni per indicare un malato che sia costretto a stare a letto.
- Töe dō letto; Asserelle o Asserelli: Assi sottilissime, sulle quali ponesi il saccone del letto.
Voci vicine: lettera; letterin; letterinn-a; léttia; lettin; letto; lettô; lettûa; leûdo; lêugo; lêugotenente.