gatto
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Gatto, e in modo famigliare Micio: Animal quadrupede domestico, che si tien nelle case perchèuccila i topi. Il gatto si chiama co' baci, cioè colla voce che mandiamo fuori facendo iterati baci, e talvolta con Migno migno: Muci muci.
- — bardo; Gatto soriano V. Bardo.
- — bardo (pescio); Gatto pardo. T. ittiol. Sgualus stellaris. Nome che i pescatori dànno ad Una specie di pesce cane di pelle molto ruvida e picchiettata di nero sul dorso.
- — d'angòa; Gatto d'angòra: Specie di gatto che ritiene il nome del suo paese natìo; è alquanto più grosso del nostrale ed ha più lungo il pelo e più morbido.
- — de refettōio; Gattone, Gatta di Masino, Gatta morta, Pipistrel vecchio, Putta scodata, Fagnone, dicesi di Persona astuta e scaltra, ma per lo più simulata.
- — dō màntexo; Animella, Chiusino: Pezzo di cuojo imbullettato ovv. mastiettato contro uno de' lati dello spiraglio (êuggëa), il quale or trovasi aperte, or chiuso dal sollevarsi od abbassarsi dell'animella.
- — maimōn; Gattomammone e semplicem. Mammone: Specie di scimmia che ha la coda, detta da' Naturalisti Simia o Papio maimon.
- — spûsso; Pùzzola. T. zoolog. Mustela putorius. Specie di mammifero dell'ordine de' Carnivori, che ha la testa grossa ed il muso acuto; il pelo di color di castagna bruno; la bocca ed il contorno delle orecchie di color bianco; è quasi simile alla faina (fōiu). Abita dentro le vecchie fabbriche e mangia volentieri uccelli e le uava; tramanda un dispiacevole odore, da che trasse il nome, onde la sua pelle non è di grand'uso. .
- Accattâ ō lardo da-i gatti V. Accattâ.
- Arrissâse ō peì a-o gatto; Arroncigliarsi, dicesi quando il gatto, o per paura o per porsi in difesa, arriccia il pelo.
- Cazze in pé cōmme i gatti V. Cazze.
- Chi allêuga allêuga pe ō gatto V. Allûgâ.
- De nêutte i gatti sōn bardi V. Bardo.
- Ëse cōmme chen e gatti V. Can.
- Fâ cōmme ō gatto ch'ō mangia e ō rangōgna; Far come il gatto o come la gatta che mangia e miagola, dicesi di Coloro i quali, benchè si trovino in buono stato, sempre pigolano e si dolgono come il gatto, che par si lamenti allorchè miagola mentre mangia.
- Memōia da gatti; Memoria infedele, Memoria labilissima.
- Mette ō sûnaggin a-ō gatto; Appiccare il sonaglio alla gatta. Modo proverb. e dicesi di Chi per imprudenza palesa cosa che star dovrebbe segreta.
- O rägnâ dō gatto; Gnaulare, Miagolare: O gatto ō rägna; Il gatto gnaula, miagola.
- O rōnfâ dō gatto; Far le fusa, Tornire, dicesi del gatto quando se ne sta in quiete, e nel respirare fa un certo rumore simile al ràntolo o a fusa che ruzzolino: O gatto ō rōnfa; Il gatto fa le fusa o tornisce.
- Ormezzâse in barba de gatto; Ormeggiarsi a due o in barba di gatto. T. mar. Gettare una seconda àncora quando ve ne sia una prima.
- Pertûzo dō gatto; Gattajuola: Buco nell'uscio, accioechè il gatto possa passare.
- Quando ō gatto ō passaggia, i ratti stan ascōsi; Quando la gatta è in paese, i topi si celano. Prov. che dicesi allorquando la brigata sta queta per avere intorno coloro, de' quali ella ha paura. E in senso opposto, Quando la gatta non è in paese, i topi ballano.
- Quattro gatti; Quattro gatti, suol dirsi per Poca gente: In quello convento ghe son restæ quattro gatti; In quel convento ci son rimastiquattro gatti.
- Questa côa a non é dō mæ gatto V. Côa.
- Testa de gatto; Gufo comune. T. ornit. Striæ otus. Uccello del genere delle Strigi, che ha dne ciuffetti di penne sulla testa lunghe, erigibili, nere, biancastre sul margine interno, lionate sulla base; il colore di quasi tutto il corpo, lionato; le dita coperte di penne, la statura d'una cornacchia. Annida ne' boschi; si ciba d'uccelletti, topi, pipistrelli, insetti, ecc. I a notte grida con voce forte, lamentevole. Emigra in settembre, ritorna in maggio.
- Vende o Accattâ ûn gatto in t'ûn sacco; Vendere o Comprare gatta in sacco o simili, vale Dare o Dire una cosa per un'altra ad altrui, senza ch'e' possa prima chiarirsi di quel che vi sia.
Voci vicine: gassa; gassetta; gatta; gattin; gattinn-a; gatto; gattōn; gattorbia; gattûsso; gauso; gaverna.