frûta
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Frutta e Frutto, al plur. Frutta e Frutte: Il prodotto degli alberi e di alcune pianterelle, ma intendesi propriam. de' frutti che possono mangiarsi senz'altrapreparazione, comepere, mele, fichi, uva, ciliege, ecc. Frutta, nei Conviti s'intende pel Messo o Servito delle frutta, cioè L'ultimo che si mette alla mensa.
- — accōinâ; Frutta guasta dal curino o dall'ostro v. Cōin.
- — ammaccâ o attaccâ; Frutta ammaccata: Quella che presenta alcune macchie livide o altro segno cagionato da percossa o da cadula.
- — buzza; Frutta acerba: Quella che, immatura, ha per lo più un sapore afro e lazzo, cioè astringente, e perciò allappa la bocca e allega i denti.
- — cö verme; Frutta bacata: Quella che fu rosa da un interno baco o larva d'alcun insetto.
- — da sarvâ; Frutta serbatoja o serbevole: Frutta da potersi conservare.
- — d'autûnno; Frutta autunnale o d'autunno.
- — d'inverno; Frutta vernina o da inverno: Quella che, maturata in autunno o anche d'estate, è lungamente serbevole nel susseguente inverno, come certe pere, quasi tutte le mele, le sorbe e le nespole.
- — de stæ; Frutta estiva o statereccia o d'estate.
- — magnûscâ o remenâ; Frutta mantrugiata o brancicata: Quella di buccia liscia e sottile, la quale per essere stata toccata e ritoccata ha perduto il natural suo fiore (raxa), cioè quella polvere o velo bianchiccio, di che alcune sono ricoperte, come le susine, i fichi e alcune uve.
- — matûra; Frutta matura, fatta, stagionata; contr. di Frutta acerba.
- — nissa; Frutta mezza o ammezzita: Frutta che è in uno stato di mezzo tra il maturo e il fradicio. Alcune frutte non sono mangiabili se non sono in questo stato, come le nespole e le sorbe.
- — passa; Frutta passa o appassita o vizza: Quella che per mancanza d'umore o per eccesso di maturità è divenuta quasi rascintta e grinza.
- — peja; Frutta afata: Frutta guasta dall'afa, cioè dall'aria bassa, calda e soffocante; se ha alquanto dell'afato, dicesi Frutta afaticcia. – Frutta annebbiata, dicesi quella guasta o mal concia dalla nebbia; Frutta vuota, dicesi delle noci, delle màndorle, nocciuole o simili che son prive di seme; Frutta sfarinata, Frutta, la cui polpa, senza cangiare notabilmente di colore, diventa rasciutta, insipida e si disfà agevolmente.
- — secca; Frutta secca o Seccume: Frutta seccata per conservarla, come fichi, uva ed altro.
- — staxōnâ V. sopra Frûta matûra.
- — tardïa; Frutta tardiva o seròtine, contr. di Frutta primaticcia nel suo doppio senso V. appresso Frûta tempoïa.
- — tardïa, frûta savoïa; Frutta tardiva, frutta saporita. Dettato prov. di chiaro significato.
- — tempoïa; Frutta primaticcia o di primavera: Quella che matura a buon'ora, cioè al principio della bella stagione. – Frutta primaticcia dicesi anche La frutta che matura in qualsiasi stagione, ma prima della sua congenere.
- Mōndâ a frûta; Sbucciare la frutta, vale Levarlene col coltello la buccia.
- Ossetti da frûta; Nocchi V. Ossetto.
- Pelle o Scorsa da frûta; Buccia V. Pelle, Scorsa.
- Stansa da frûta; Fruttajo: Stanza ove si conservano le frutta.
Voci vicine: frûstannio; frûstapennelli; frûstaprexoin; frûsto; frûstōn; frûta; frûtâ; frûtarola; frûtëa; frûto; fûbbia.