freve
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Febbre e Febre: Sconcerto delle principali funzioni della vita, accompagnato da cresciuta celerità de' polsi, da calore a cui precede talora il freddo, ecc., e ne sono di diverse specie ed hanno diversi nomi, come Febbre acuta, Febbre rossa o scarlattina, Febbre continua, terzana, quartana, putrida, maligna, ecc. Febbre, metaf. vale Cosa che tiene altrui in agitazione e in pena.
- — da cavalli V, Frevassa.
- A freve continua a l'ammassa l'ommo; La febbre continua ammazza l'uomo. Dettato prov. il quale, olre il significato proprio, ha quello figurato esprimente Che tutto ciò che nuoce durevolmente, alla fine porta ruina.
- Aveì a freve; Febbricitare: Esser compreso o travagliato da febbre, Essere febbricitante, febbrante, febbroso.
- — a freve mangiænn-a; Aver la pelatina V. Aveì.
- Ëse co-a freve; Avere o Stare con la febbre, figurat. vale Stare con grande timore e ansietà per sapere qualche cosa, che si teme d'esito tristo.
- Fâ vegnî a freve; Far venire la febbre, vale Nojare alcuno grandemente.
Voci vicine: frettassâ; frettasso; frettoeli; frevâ; frevassa; freve; frevetta; frexa; frexettâ; frexetto; frezza.