erba
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Erba: Quel vegetale tenero, molle, che nasce in foglia dalla radice senza far fusto; ed assolutam. detto, s'intende Quello che produce la terra senza coltura.
- — amaa V. Erba santamaja.
- — biscia; Aro, Giaro, ecc. V. Têuscego.
- — bōrsa; Borsa di pastore V. Bōrsa.
- — calandrinn-a; Camedrio, Camedrico, Calamandrea, Calamandrina, Erba d'ogni mese, Querciola, Trisaggine. T. bot. Chamaedrys vulgaris ovv. Teucrium chamaedrys. Pianta perenne che ha le foglie amare ed alquanto aromatiche; nasce spontaneamente fra noi in luoghi aspri, aridi, sassosi, nei boschi, nelle colline. Vien usata dai medici nelle febbri intermittenti.
- — canaenn-a; Centocchio, Centocchio rosso, Paperina, Bellichina, Pizzagallina, Mordigallina, Erba grisellina, Alsine comune, Anagallide silvestre. T. bot. Anagallis arvensis. Pianta assai comune fra noi, che nasce nei giardini, in luoghi ombrosi, accanto alle siepi, vigne, strade, ne' campi fra il grano e quasi dappertutto. Ristabilisce l'appetito alle passere, canerini ed altri uccelli; li nutre, li rinfresca ed è grata alle galline.
- — cànfora; Canforata. T. bot. Arthemiia camphorata. Specie d'Artemisia cosi detta perchè tutte le sue parti emanano odor di canfora. Vegeta nelle colline, sui terrazzi, ne' giardini.
- — cardaenn-a; Erba carderina, Erba uccellina, Cardoncello, Calderugia, Fior d'ogni mese, Seneccione, Ciliciona. T. bot. Senecio vulgaris. Pianta annua, avidamente mangiata dai cardellini, da cui prende anche il nome. Cresce naturalm. dappertutto, nelle vigne non coltivate, nelle muraglie vecchie e negli orti, ai quali è di sommo pregiudizio; verdeggia tutto l'anno ed ogni mese fiorisce.
- — çetronæa; Cedronella, Cedroncella, Appiastro, Erba limona, Erba limonea, Limonella, Melissa, Melifillo, Melofillo, Melino, Erba lupo. T. botan. Melittis melissophillum. Pianta che ha odore di cedro; fiorisce nell'estate, ed è comune ne' boschi. Le api ne estraggono da' suoi fiori avidamente il miele.
- — chi spûssa; Connina, Erba connina, Ficattola, Diacciuola salvatica, Puzza di baccalà, Brinajola, Rugiadella. T. botan. Chenopodium vulvaria o Chenopodium foetidum Pianta annuale che nasce ne' campi e negli orti. È stata stimata antisterica perchè fetida.
- — cocca; Puguitopo, Strinatopo, Piccasorci, Brusco, Bruscolo, Rusco, Ruschia, Ipofillo, Spruneggio, Spruneggiolo, Camemirsine. T. bot. Ruscus aculeatus. Pianta comune ne' boschi, che fiorisce dal dicembre al giugno; le sue radici si annoverano fra le aperitive, e si prescrivono in decotto nell'idrope. Chiamasi pure da noi Erba cocca o Pan de bosco o Bûrcio, e in italiano Borracina, Borracino e Adianto aureo (Polytricum commune) un Musco arboreo, che nasce su per gli pedali degli alleri ne' boschi e che serve come tutti gli altri muschi a mantenere fresche le radici e le piante che si mandano da un luogo all'altro. I giardinieri se ne servono per impedire che troppo si riscaldi o si secchi la terra de' vasi.
- — colombinn-a V. sotto Erba minsæa.
- — dannâ V. Têuscego.
- — da pighêuggi; Stafisagra, Stasifagria, Stafizzagra, Stafizzecca, Stafizzera, Staflisaria, Stasiesaria, Stafuagria, Stafusaria, Strizzalupo, Tusano. T. bot. Delphinium staphisagria. Pianta, i cuisemi hanno un sapore amaro, acre, ardente, e sono adoperati ad uccidere i pidocchi, donde trasse il nome genovese. Fiorisce dall'aprile all'agosto, ed è comune nelle parti meridionali dell'Europa.
- — da pōrrin; Verrucaria, Erba porraja, Dittamo salvatico, Eliotropio maggiore. T. bot. teliotropium europæum. Pianta annua che si trova nei luoghi sterili e fra' sassi; fiorisce in maggio; le sue foglie furono credute efficaci per estirpare i porri e le verruche, donde trasse il nome.
- — de san Giambattista; Erba sangiovanni, Cacciadiavoli, Fugademonii, Perforata, Ipperico perforato, Ippericone, Pilatro. T. bot. Hpericum perforatum. Pianta annua che fiorisce in estate, ed è comune ne' campi intorno ai luoghi freschi e umidi, e ne' ciglioni de' poderi specialm. di collina. Possiedequalità astringenti, ed è ad un tempo aromatica. S'infonde nell'olio per uso medicinale.
- — dragōn; Elleboro nero, Elabro nero, Erba nocca, Piè di diavolo, Fava di lupo, Tortelli di lupo. T. bot. Ietleborus niger. Pianta, la cui radice venne dagli antichi adoperata contro la pazzia; oggidi usasi specialm. nella malattia detta Il dragone, che sopravviene alle vacche. La sua radice è nera, amara e di cattivo odore. Nasce ne' luoghi ombrosi di montagna.
- — dragonæa V. Astragōn.
- — fenōggiæa V. Fenōggiæa.
- — fûmmajêua; Sanguinaria, Sanguinella, Sanguinella maggiore, Capriola. T. bot. Panicum sanguinale. Specie di gramigna comunissima ne' campi e nei luoghi erbosi, così detta perchè le sue spighe introdotte nelle narici producono l'emorragia. Chiamasi pure da noi Erba fûmmajêua Una specie di pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fumariacce, comunissima ne' campi e negli orti, la qual fiorisce dal maggio all'agosto, e che in ital. dicesi Fumosterno, Piè di gallo o di gallina, Erba calderugia, Erba acetina, Feccia, Fiele della terra, Fumaria, Fumaria minore (Fumaria officinalis).
- — gatta; Erba gatta o Gattaria, Menta de' gatti, Ortica pelosa. T. bot. Nepeta cataria. Nome volgare d'una pianta che nasce fralle rovine con foglie tomentose e spiga composta di verticilli, che stimasi buona per la Clorosi, ed è così detta perchè i gatti la amano quanto il Maro. E quasi aromatica ed ha proprietà cefaliche ed antisteriche.
- — giassâ; Erba ghiacciata, Erba cristallina, Cristallide. T. bot. Mesembryanthemum cristallinum. Erba che serve d'ornamento a' giardini a cagione d'una specie di ghiaccio ossia di cristallo, che disperso si osserva nei gambi e nelle foglie; essa non ha odore, ma masticata ci dà un blando e salso sapore, il quale lascia alla bocca un piacevole rinfrescamento acquoso. Si semina in marzo ed aprile; fiorisce in agosto e matura il seme in settembre. È pianta annua.
- — indoâ; Aspleno, Asplenio, Cedraccia, Cetracca, Ceteracca, Cidracca, Erba dorata, Capelvenere doppio, Erba ruggine, Felce de' muri. T. botan. Asplenium italicum o Asplenium ceterach. Pianta, le cui foglie sono liscie e verdi al disopra, coperte al disotto di piccole scaglie, tra le quali si sollevano degli ammassi di capsule sferiche, che contengono una polvere simile a quella delle felci, ma più cupa, e quando sono esposte al sole le fa comparire come dorate. Alligna nei climi caldi, e trovasi abbondantemente presso di noi in luoghi sassosi ed umidi, ne' muri vecchi e alle radici delle querce; cogliesi in settembre, ed è d'uso medicinale.
- — liggiæa V. Têuscego.
- — luisa; Aloisia, Cedriuola, Erba cedriola, Erba cedrina, Erba limoncina. T. bot. Verbena triphilla. Qucsta pianta che è d'ornamento a' giardini tanto per l'odore gratissimo, quanto per la qualità di crescere a guisa d'alberetto e d'accomodarsi a spalliera, ha lo stelo diritto ed i rami lisci a quattro facce; i fiori piccoli, quasi bianchi, in rada spiga e terminanti. Le sue foglie pel loro aroma sono impiegate per infusioni, come si fa del the, nelle tossi e ne' reumi.
- — marcajêua; Marcorella, Mercorella, Mercuriale. T. bot. Mercurialis annua. Pianta che ha lo stelo diritto, ramoso, angolato; le foglie opposte, ovatolanceolate; i fiori piecoli, d'un verde alquanto giallo, in spighe gracili. Ha odore e sapore spiacevole e nauseoso, ed è utile applicata esteriormente a foggia di cataplasma e di fomento. È comune negli orti.
- — mega; Medica, Erba medica, Cedrangola, Lucerna, Erba spagna, Fieno d'Ungheria. T. bot. Medicago sativa. Sorta d'erba perenne, che ha gli steli erbacei, diritti, lisci, angolati, ramosi; i fiori violetti e porporini, che variano in giallo o in celeste pallido, il legume con due o tre spine, con molti semi reniformi. Fiorisce nel luglio, ed è una delle erbe da pastura la più eccellente ad ingrassar gli animali, specialmente i bovini.
- — meì; Appiolina, Erba cotognina, Camomilla romana. T. bot. Anthemis nobilis. Sorta di pianta che si coltiva ne' vasi e tramanda un odore aromatico di mela appiola. Ha gli steli distesi e le foglie pennate, multifide, lineari, acute, un poco pelose; i fiori solitarii, terminanti a raggio bianco; fiorisce nell'estate.
- — minsæa; Erba sacra, Erba colombina, Bona bona, Verminaca. T. bot. Verbena officinalis. Pianta da noi così detta perchè applicata esteriormente giova molto contro il male di milza. Nasce lungo le strade, intorno alle siepi, alle muraglie e nei luoghi incolti; è annua e fiorisce nell'estate.
- — peive; Erba pepe, Erba mostardina, Peperella. T. bot. Lepidium latifolium. Pianta annua che si trova in molti luoghi acquosi; essa, e specialm. il suo seme, ha un sapore bruciante; le sue foglie tritate si usano per dar sapore alle insalate.
- — santamaja; Erba santa maria, Erba amara, Erba santa, Erba costa, Erba di S. Pietro, Salvia romana, Salvia sclvaggia, Menta greca. T. bot. Tanacetum balsamite. Pianta assai comune, coltivata negli orti e nei giardini; ha le foglie più lunghe e più larghe della salvia, simili quasi a quelle della bettonica. È in ogni parte amara, costrettiva e d'odore grave e acuto.
- — sensitiva; Erba sensitiva o Mimosa. T. botan. Mimosa pudica. Piccola pianticella annua che ha le foglie simili a quelle della gaggìa. Ha cotal proprietà che ad ogni semplice toccamento o soffio riserra le foglie e ritira a sè i rami, ma dopo breve spazio nel primiero stato ritorna, ond'è detta anche Vergognosa. Fiorisce nell'estate.
- — serpentinn-a; Serpentina, Lingua serpentina, Lingua di vipera, Erba luccia, Erba senza costa. T. bot. Ophyoglossum vulgatum. Pianta, dalle cui radici sorge una coda alta come la mano, la quale sostiene una foglia sola non dissimile alla Piantaggine acquatica, d'un gusto alquanto dolce e viscoso. Esce dall'alto della sua coda un frutto, il quale, per la somiglianza che ha colla lingua del serpente, diede il nome a tal pianta di Lingua serpentina. Cresce spontaneam. nei prati, nelle paludi e in altri luoghi umidi. Nasce in primavera.
- — serretta; Cerretta, Serratola da tintori. T. bot. Serratula tinctoria. Pianta che ha i fusti e le fronfi simili al lino; i suoi fiori sono gialli o porporini, e il seme chiuso in un baccelletto come fa la ginestra. Fiorisce in agosto ed è comune ne' boschi. I tintori se ne servono per tingere di color verde o giallo i panni lani o di cotone.
- — sgûa V. Côa d'aze nella voce Aze.
- — spâ; Aloe americana. T. bot. Agave americana. Specie di pianta, trasportata dall'America nel 1561 ed ora quasi naturalizzata in Italia, nella Provenza e nella Spagna. Nasce spontanea nella Liguria occidentale lungo il mare; si coltiva in altri siti per formar siepi ai vigneti ed ai giardini. Ia le foglie larghe, robuste, dentate ai margini, d'un tessuto fibroso, capaci a fornire una sorta di canape. - Col nome d'Erba spâ chiamansi impropriam. da noi molte altre piante che hanno le foglie ensiformi.
- — spaghetto; Correggiuola, Centimorbia, Centinodia, Poligono. T. bot. Poligonum majus. Pianta volgarissima, che ha la radice lunga, tortuosa, serpeggiante, lo stelo erbaceo, liscio, nodoso, disteso; le foglie lanceolate, ovate, strette, piccole; i fiori bianco-rossi, ascellari. Fiorisce dal giugno all'agosto, e nasce ne' campi, negli orti, ne' luoghi incolti e secchi lungo le strade.
- — stella; Erba stella, Corno di cervo, Coronopo. T. bot. Plantago coronopus. Pianta che ha le foglie lineari, pennato-dentate, lo scapo e la spiga gracili. Fiorisce in estate; trovasi ne' terreni sterili e renosi, per le strade, e principalmente vicino al mare, onde da taluni chiamasi Stella marina (Stella maris).
- Amàndoe in erba V. Amàndoa.
- Andâ in erba; Andarsene in rigoglio: Crescere senza far frutto.
- Carne con l'erba; Carne che sa di mucido.
- Conosce l'erba; Conoscre i suoi polli: Conoscere la natura d'una data persona e saper come bisogna trattarci. Modo figurato.
- Crovî d'erba; Inerbare: Coprir d'erba.
- Dottô in erba; Dottore in erba, vale Dottore che non ha ancora terminati i suoi studi, presi i suoi esami, ecc., Dottore che non sia ancora ridotto alla perfezione; tolta la metaf. dal Grano, che si dice Esser in erba avanti che faccia la spiga.
- E bōnn'erbe créscian fito; La mal'erba cresce presto, dicesi da noi ironicam. per accennare un Giovine di perduta speranza, che venga su bello e rigoglioso.
- Fâ erba; Far erba, vale Segarla per mangime delle bestie.
- Fâ d'ogn'erba fascio; Far fascio d'ogn'erba, Far d'ogni lana peso, vagliono Far ogni sorta di ribalderie, senza riguardo veruno.
- Faxêu in erba V. Faxêu.
- Fïa d'erba; Filo d'erba V. Fia.
- Gran in erba; Grano in erba V. Gran.
- Levâ i erbe inûtili; Diserbare: Sarchiare o Svellere le erbe inutili che crescon negli orti o fra le biade.
- Mandâ e bestie all'erba; Aderbare: Metter le bestie a erba, Governarle a frescume.
- Mangiâ l'erba; Addarsi, Accorgersi, Capire, Comprendere, Subodorare. Modo figurato.
- Nasce l'erba in t'ûn lêugo; Nascere l'erba in un luogo, Mettervi l'erba, dicesi figurat. per Essere deserto.
- Quella chi vende erbe; Erbajuola, Erbarola: Colei che vende l'erbe medicinali.
- Sentî nasce l'erba; Sentir nascer l'erba, dicesi scherzevolm. e vale Aver sottilissimo l'udito.
Voci vicine: equipaggio; equitæ; equivaleì; equivocâ; equivoco; erba; erbaggi; erbegge; erbetta; erbette; erboettin.