dente
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Dente: Osso particolare impiantato nelle mascelle, e rivestito in parte delle gengive per mordere, masticare il cibo, regolar la voce e bene articolar le parole. I denti si dividono in tre ordini: Incisori, Canini, Mascellari o Molari.
- Dente, per similit. dicesi delle Parti di molti strum., come lime, seghe, rastrelli, ruote di diverse macchine, ecc., per averne una qualche somiglianza.
- — camuôu, Dente guasto, Dente pertûzôu; Dente carioso o cariato, Dente tarlato o intarlato, Dente magagnato, Dente bucherellato.
- — chi fa mâ; Dente che duole.
- — chi loccia o chi crolla; Dente smosso, Dente che crolla, che tentenna, che vacilla.
- — chi temme o patisce ō freido; Dente diacciuolo: Dente che non resiste all'impressione delle bevande diacce.
- — de can; Dente di cane o Calcagnuolo. T. degli Scult. V. Can.
- — dell'êuggio; Dente occhiale o canino V. sotto Denti canin.
- — dō cotello, dō razô, ecc.; Tacca: Quel piccolo mancamento che nasce nel filo de' ferri taglienti per ruggine o per qualche colpo ricevuto.
- — dō giûdizio; Dente del giudizio o della sapienza: Soglionsi distinguere con questo nome I due ultimi denti molari, perchè son sempre gli ultimi a comparire, cioè dai 18 ai 20 e più anni.
- — rōtto; Dente scheggiato.
- Denti allighii; Denti allegati.
- — canin; Denti canini, e in term. anat. Denti cuspidati: Denti di forma conica e in numero di quattro, due per mascella. e ciascuno tra gli incisori e i molari. Han radice semplice, ma che penetra molto addentro nella mascella, specialmente i due superiori, i quali diconsi anche Denti occhiali, perchè corrispondono perpendicolarmente agli occhi.
- — da ciave; Ingegni V. Ciave.
- — da fōrcafæra; Rebbj o Denti della forca V. appresso Denti da fōrinn-a.
- — da fōrçinn-a; Punte della forchetta o Rebbj; ma questa 2 voce oggidì si adopera per dinotare I rami o le punte della forca (fōrcafæra), dei forconi e simili arnesi da stalla o da villa.
- — da læte; Denti lattajuoli: Denti che si cominciano a mettere quando si poppa.
- — da nōxetta dō fuxin; Tacche della noce. T. degli archib. Intaccature dalle quali vengono formati due denti curvi nella parte convessa e inferiore della noce.
- — de ganasce; Denti mascellari o molari: Denti più grossi degli altri, che stanno dai lati delle mascelle.
- — dō pëtene; Denti del pettine: Le punte di esso.
- — dō pëtene da tesce; Denti del pettine: Le stecchine delle quali è formato il pettine per tessere.
- — dō scartōn o dō scarlasso; Denti dello scardasso. T. scardass. V. Scartōn.
- — finti; Denti posticci.
- — davanti; Denti incisori: Quegli otto denti, quattro per mascella, che hanno il lembo piatto e tagliente per incidere il cibo.
- — lunghi eræi; Dentia bischeri, cioèLunghi e radi.
- — marsci; Denti fracidi. .
- — neigri; Denti rugginosi: Quelli, coperti di materia putrida, di color simile alla ruggine.
- — sberci; Sopraddenti: Quelli che son nati fuor dell'ordine degli altri.
- Cascia dō dente; Alvolo: Piccolo ricettacolo nelle gengive, nel quale sono incastrate le radici del dente; che chiamasi anche Cassa del dente.
- Corōnn-a dō dente; Corona del dente V. Corōnn-a.
- Dô de denti; Duolo o Mal di denti.
- A lengua a cöre dove ō dente ō dêue; La lingua batte dove il dente duole. Prov. che vale Si discorre sempre di quelle cose dove si ha passione, o che dilettano o disgustano; altrim. A chi piace il vino parla sempre di vino.
- Allighî i denti; Allegare i denti V. Allighî.
- Armôu finn'a-i denti; Armato fino ai denti, si dice di Chi è armato di tutto punto da capo ai piedi.
- Arrancâ ō dente; Sbattere il dente, Ugnere il dente, figurat. vale Mangiare; e per lo più a ufo, a scrocchio.
- — ûn dente; Trarre o Cavare un dente, vale Svellerlo dall'alveolo.
- Ballâ i denti in bōcca; Battere i denti: Percuoterli insieme per tremito di freddo o di febbre.
- Bōcca sensa denti o desdentâ; Bocca sferrata.
- Cangiâ o Scangiâ i denti; Mutare o Rimettere i denti: Quel venir fuora i secondi denti in luogo dei primi, caduti o tratti.
- Cavalier del dente; Cavalier del dente V. Cavaliere.
- Crovâ i denti; Cadere i denti V. Crovâ.
- Dâ di denti in ta mûagia; Stare a denti asciutti, vale Non aver da mangiare.
- Doî i denti; Dolere i denti, Avere il mal di denti.
- Ëse a-i denti; Batostare, Bisticciarsi, Bezzicarsi, Altercare, Contendere. Modo figurato.
- Fâ ballâ i denti; Far ballare i denti, Sbattere il dente, Ugnere il dente, Dare il portante a' denti, e simili: Modi volgari che vagliono Mangiare.
- Fâ i denti; Mettere i denti; e parlandosi di cavalli, dicesi Dentare.
- Fâ i denti ä særa; Allicciare V. Særa.
- Frûgâse in ti denti; Stuzzicare i denti.
- Guastâse i denti; Cariarsi i denti.
- Mogōgnâse in ti denti; Ridirsi fra'denti, Favellarsi fra' denti, Dirsi checchessia fra' denti, o fra dente e dente, vagliono Favellar in modo che non iscappi fuori la voce, Parlar con voce bassa e oscuramente.
- Mostrâ i denti; Mostrare i denti, figurat. vale Mostrarsi ardito e coraggioso, Risentirsi, e Rivoltandosi contro chi ingiuria o molesta, mostrargli che non siam tali da soggiacere a prepotenza veruna. Parlandosi poi di cani, che nel ringhiare ritirano le labbra, e mostrano i denti, dicesi Digrignare.
- Nettezzâ i denti; Bianchire, Ripulire i denti.
- Non ëse carne pe-i sò dent; Non esser osso de' suoi denti, Non esser terren de' suoi ferri, vale Non esser cosa da lui.
- Nō toccasene manco ûn dente; Non toccar l'ugola, dicesi de' Cibi troppo scarsi a paragone dell'appetito.
- O dente ò ganascia; O dente o ganascia, dicesi figurat. e significa La volontà deliberata di esigere da altrui una cosa quand'anche debba soffrirne gravissimo danno, o Il voler continuare a fine un'opera incominciata, se pur ne debba seguir danno.
- O Segnô ō manda ō pan a chi n'ha de denti; Il grano va a chi non ha sacca, dicesi proverb. Quando viene una buona ventura in tempo in cui non se ne può più godere.
- Parlâ fêua di denti; Dir checchessia fuor dei denti, vale Parlar arditamente, liberamente, con franchezza.
- Parlâse in ti denti V. sopra Mogōgnâse in ti lenti.
- Pôvee da nettezzâ i denti; Dentifricio: Polvere da fregare i denti per ripulirli ed assodarli.
- Restâ a denti seechi; Rimanere a denti secchi o asciutti, vale Rimaner sena mangiare, e dicesi figurat. anche di altre cose.
- Ruggiâ i denti; Dirugginare i denti, vale Arrotarli e stropicciarli insieme per segno d'ira o d'altra passione.
- Sbatte ō dente; Sbattere il dente. Ugnere il dente, Far ballare i denti, vagliono Mangiare.
- Tegnîla a-i denti; Durarla, Resistere, Reggere; ed anche Sopportare una fatica, un male, ece; e talora Rivaleggiare. Stare a fronte, a petto.
- Tegnîsela in ti denti; Tenersela fra denti o in sè: Non dire quel che si vorrebbe.
- Tiâ co-i denti; Tirarla cogli argani o colle funi, dicesi degli Argomenti stiracchiati d'un'applicazione molto impropria.
Voci vicine: denêuvo; denso; denigrâ; dentâ; dentajêu; dente; dentëa; dentexo; dentezzâ; dentin; dentista.