cangiâ
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Cambiare, Cangiare, Mutare, Scam biare: Convertire una cosa in un'altra: O l'ha cangiôu l'æguain vin; Ha cambiato l'acqua in vino. Cambiare, per Trasformare, Cangiare in altra forma, Variare, Far differente: Han cangiôu a facciata; Hanno cambiato la facciata.
- per Barattare, Permutare una cosa con un'altra: Nō cangieivo ō mæ. stato cö sò; Non cambierei il mio stato col suo.
- per Lasciare o Abbandonare una cosa per prenderne un'altra: O g'ha cangiôu ō nōmme; Gli cambiò il nome.
- Parlandosi di moneta, vale Risolvere in ispecie minori una specie maggior di moneta, Ridurla in spiccioli: Cangiæme ûn scûo; Cambiatemi uno scudo.
- In signif. nent. e detto di persona, vale Cambiar vita e costumi, e prendesi per lo più in buona parte: O l'ha cangiôu affæto; Egli cambiò totalmente.
- Parlandosi del tempo, vale Farsi di buono cattivo o viceversa.
- Parlandosi di colori ed altre cose, vale Alterarsi.
- — a guardia, a sentinella, a guarnixōn, ecc.; Mutar la guardia, la sentinella, la guarnigione e simili, vale Mettere altra guardia, sentinella, ecc. in luogo di quella che vi è; Dar la muta.
- — a pelle; Mutare o Cambiar di pelle o di geco, dicesi di alcuni animali.
- — a vöxe; Contraffar lavoce.
- — de casa; Mutare o Cambiar di casa.
- — de cô; Cambiare o Mutar colore, Cambiarsi; e parlandosi di persona, dicesi Allibbire, cioè Impallidire per cosa che ti faccia restar confuso e sbalordito per un subito timore o vergogna.
- — de paize; Cambiare o Mutar di paese, vale Recarsi ad abitare in paese diverso da quello ove si avea la residenza.
- — d'opiniōn, de sentimento; Cambiare o Mutare d'opinione, di sentimento, di parere, d'avviso.
- — e carte in töa; Scambiare i dadi, Scambiar le carte in mano. Maniera prov. che vale Ridire il contrario di quello che si era detto altra volta, e far comparire una cosa diversa da quella che è.
- — i cavalli; Mutare i cavalli.
- — i denti; Mutare, Rimetter i denti: Quel venir fuori i secondi denti in luogo dei primi, caduti o tratti. a – l'ægua a-o canäio V. Canäio.
- — ō carattere; Contraffar la mano o la scrittura.
- — ō de dietro a-e cäsette; Rifare il di dietro, vale Rifare co' ferri la parte di dietro e inferiore di una calza, tagliatane la parte rotta.
- — registro; Mutar registro, parlando di strum. musicali, vale Mutar tuono o sonata.
- — tōn; Mutar registro; metaf. vale Mutar maniera o modo di fare in qualsivoglia cosa.
- — vestî; Mutar abito, Mutar panni.
- A vōrpe a cangia ō peì, ma i vizii mai; La volpe o il lupo cambia il pelo, ma non il vizio o il vezzo V. Peì.
- Cangiando de lûnn-a, se cangia fortûnn-a; Chi muta lato, muta fato. Prov. e si dice di Chi talora mutando paese migliora le sue condizioni.
- Cangiâse n. p. Cambiarsi, Mutarsi; e detto assolutam. vale Mutarsi i panni.
- — ō tempo, ō vento; Cambiare o Cambiarsi il tempo, il vento e simili.
Voci vicine: canevasso; canevetta; canevin; cànfora; canforôu; cangiâ; cangiamento; cangiante; cangio; cangista; caniggiæa.