cäo
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- add. Caro: Che vale assai, Alto di prezzo, Costoso, Di molta spesa. Caro, metaf. vale Che si stima molto, Di gran pregio, Prezioso; e talora Pregiato per gentilezza o amabilità di costumi, Amabile, Amato, Ben veduto, Gradito, ecc.: O l'é ûn zōveno cäo; È un caro giovine.
- A cäo prexo; A caro prezzo. Posto avv. vale Caramente, A gran prezzo.
- Aveì a cäo; Aver caro o a caro, vale Amare, Desiderare, Volere; e talora Aver in pregio, in istima, Gradire.
- Cäo ōsta l'aggio: Costa caro, Costa salato V. Aggio.
- Chi cäo se ten, cäo se vende; Le cose rare son le più care, Cosa rara, cosa cara. Prov. che dicesi pcr ischerzo A chi fa ii ritenuto, e non frequenta gli amici.
- Cōstâ cäa; Costar caro, Costar salato, dicesi metaf. del Riuscire in un'impresa con molto danno proprio e molta fatica; e talora Pagar un gran fio d'un errore, d'un'imprudenza e simili.
- — cäo; Costar caro o salato, vale Valer assai, Valer gran prezzo.
- Ëse cäo che... Aver caro o a caro che... vale Volere, Amare, Desiderare.
- — ciù cäo che.... Aver più caro che.... vale Amar meglio, Voler piuttosto.
- — ō sò cäo; Essere il suo cucco, cioè Il suo prediletto, il suo favorito.
- Pagâ cäo; Pagar caro, vale Far mal mercato, Contrattare a caro prezzo.
- Tegnîse cäo; Farsi caro, Far caro di sè, figur. vale Farsi ritenuto, Tener suo grado, Non lasciarsi avere nè vedere.
- Vende cäo; Vender caro, cioè A caro prezzo. *Cäo s. f. Cavo V. Cavo. Voce bassa.
Voci vicine: cantōnadda; cantōnê; canûo; canzellaja; canzellê; cäo; cäo d'êuvia; capaçe; capaçitâ; capaçitæ; capäro.