bëla
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Budello, al pl. Budelle e com. Budella: Canale che con vari avvolgimenti va dalla bocca dello stomaco sino al sedere, donde conduce fuori gli escrementi.
- Allighî e bële; Allegar i denti V. Allighî.
- Cazze e ële; Cascar le budella, il fiato, le braccia e simili, vale Perdersi d'animo, Scoraggiarsi, Perdere il coraggio, Rimaner sbalordito.
- Dâ de moen in te bële; Dar nel cuore, Addolorare, Dar cordoglio.
- Levâ e bële d'in ta pansa V. appresso Mette e bële a-o collo.
- Mette e bële a-o collo; Levar le budella o Metter le budella in mano ad alcuno: Lo dice chi irato contro un altro minaccia volerlo uccidere.
- Remesciâ e bële; Rimescolare il sangue, e as*solutam. Rimescolare: Prender rimescolamento, agitazione e simili. Il Barbieri usa Rimesciar l'anima: Ira ed amor, gagliardi moti, in fondo Le rimesciano l'anima potente. Le Stagioni, c. .
- Sciûgâ e bële; Rompere il capo, Importunare, Infastidire, Stuccare, Aver fracido un tale.
- Vomitâ e bëte; Recer le budella, dicesi in modo basso di Chi sia molestato da continno vomito.
Voci vicine: beghinn-a; begûdda; begûddâ; begûddōn; beive; bëla; bëlesecche; bëlette; bëlin; bella; bella de giorno.