appalto
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- Appalto: Quell'incetta, e più propriam. Quel monopolio, per mezzo del quale una o più persone, unite in società, si fan soli padroni di un traffico, d'una mercanzia, ecc. per venderla al prezzo che loro piace d'imporre, pagando perciò al pubblico o al principe una somma determinata.
- s. m. Appalto. È anche un Contratto sinallagmatico, il quale ha luogo quando si commette ad alcuno di fare un lavoro mediante un prezzo, e ciò sia che questi somministri soltanto l'opera od anche la materia; e dicesi anche Impresa V. Impreiza.
- Dâ in appalto; Dar l'appalto o in appalto, Appaltare: Concedere altrui i dazi pubblici, acciocchè, pagandone una somma determinata di danaro li riscuota a suo rischio.
- Piggiâ in appalto; Pigliar l'appalto o in appalto.
Voci vicine: appaegio; appagâ; appaizanôu; appalliâ; appaltatô; appalto; appanâ; appanôu; appannâ; apparâ; apparato.