maggiô
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Maggiore: Da' Logici si dice la prima parte ossia La prima proposizione d'un sillogismo regolare, ed è chiamata Maggiore perchè ha un più ampio ed esteso senso che la proposizione minore come quella che contiene il termine principale: A maggiô a l'é insûlsa, a minô temeraria e a consegnensa ridicola; La maggiore è insulsa, la minore temeraria e la conseguenza ridicola.
- add. Maggiore, Più grande. Nome compar. che indica Superiorità. In questo signif. è stato ed è frequentem. usato nella Milizia il qualificativo di Maggiore, come aggiunto di grado o carica, la superiorità della quale sopra un'altra dello stesso nome si abbia a distinguere esattamente; quindi gli appellativi di Sergente maggiore, di Ufficiale maggiore, di Cappellano maggiore, di Chirurgo maggiore ecc., che con questo aggiunto vengono indicati nella loro qualità di Superiori ai sergenti, agli uffiziali, ai cappellani, ai chirurghi ordinarj, ece. - Notisi che nella Milizia ogni qual volta il titolo di Maggiore viene anteposto al nome, viene considerato e adoperato come sost. e viceversa quand'è posposto. Maggiore, per Colui che è più d'età.
- Dai Legisti dicesi Quegli che ha l'età idonea per maneggiar le cose sue; altrim. Maggiorenne contr. di Minorenne.
- — d'etæ; Maggiornato: Maggiore per conto di nascita; altrim. Primogenito.
- Artâ mâggiô; Altare maggiore, vale L'altare principale.
- Stato maggiô; Stato maggiore. T. mil. Un corpo d'uffiziali, cuisi affidano importanti uffizi di guerra ed anche Ogni aggregato di uffiziali fuori delle ordinanze che sono destinati a vegliare le esecuzioni di tutti i particolari del servizio militare in una fortezza o in un quartier generale.
Neighbouring lemmas: maggetto; maggettōn; maggia; maggiêu; maggio; maggiô; maggioransa; maggiordommo; maggioritæ; magistrato; magistratûa.