cädo
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Caldo, Calore: Quel sentimento che in noi vien prodotto dalla presenza del fuoco o dall'aumento del calorico. Caldo e Calore, figurat. vale Fervore, Impeto, Vigoria: In tō cädo da zōventù, da battaggia, ec. Nel caldo o nel calore della gioventù, ecc.
- — e freido; Caldana, Scalmana, Scarmana, e nell'uso Caldo e freddo: Infermità o Specie d'infreddatura, cagionata da subito raffreddamento dopo essersi riscaldato.
- — natûrale; Calor naturale: Quello che si sviluppa continuamente dal corpo degli esseri viventi.
- Aveì cädo; Aver caldo, Sentirsi caldo.
- Chi para freido para cädo; Quel che ripara lo freddo, ripara lo caldo. Proverbio degli Spagnuoli, i quali portano il mantello tutto l'anno. Pare un paradosso, eppure è vero per cagion fisica. Una casa colle mura grosse è buona egualmente per l'inverno e per l'estate; chi porta lana addosso, sente meno freddo l'inverno, e meno ealdo l'estate.
- Fâ cädo; Far caldo, Esser caldo, oltre il signif. proprio, usasi anche figurat. e vale Esseralle mani, Far guerra, Combattersi, Picchiarsi, Percuotersi: Ghe fa cädo; E' si picchiano.
- Lampi de cädo; Vampi di caldo.
- Mette o Tegnî in cädo; Mettere o Tenere in caldo, dicesi delle Vivande o simili, che si lasciano sulle brage per mantenerle calde.
- Non aveì né cädo né freido in t'ûnn-a cosa; Non aver nè caldo nè freddo in una cosa, ovv. Non farti nè freddo nè caldo una cosa, vale Non averci interesse alcuno, Non premerti, Esserti indifferente.
- Non aveì manco de cädo sōtto a lengua; Essere spiantato, Essere arso, Essere nell'estrema povertà, Essere assolutamente privo d'ogni mezzo di fortuna.
- O cädo e ō freido, i ratti nō se ō mangian; Nè caldo, nè gelo restò mai in cielo. Prov. di chiaro significato.
- add. Caldo: Che ha calore, contr. di Freddo.
- Caldo, metaf. vale Che ha il vigore, il brio e gli ardenti effetti della giovinezza.
- — per Accalorato, Voglioso, Desideroso, Cupido.
- — per Accaldato, Messo in ardenza: Cädo da-o vin; Caldo dal vino.
- — bōggïo; Caldo caldo, cioè Recentissimo, Fatto d'allora, ed anche Molto caldo, Caldissimo.
- — Usato come avv. vale Subitamente, Di subito, Subito subito: O gh'é andæto cädo bōggïo; v'andò subito subito.
- A sangue cädo V. questo modo alla sua sede alfabetica.
- Aveila cäda; Averla calda, dicesi nel'uso dell'Amma'arsi e morire in brevissimo tempo.
- Batte ō færo fin ch'ō l'é cädo; Battere il ferro mentr'egli è caldo V. Batte. † Bezêugna piggiâne de cäde e de freide; Bisogna al mondo pigliarne delle calde e delle fredde. Prov. nostro, che dicesi abbia avuto origine da un cotal Cicopero, ricco ed avaro patrizio, il quale andando a passeggiare per la città solea caricarsi di qualche pietra o mattone per valersene nelle sue case, che un bel di abbrancata una pietra, che alcuni maligni aveano apprestata rovente al suo passaggio, non ostante che si scottasse le mani e malamente s'ingegnasse a tenerla sotto, non volle lasciarla, borbottando a coloro che ridevano: Doversene al mondo prendere delle calde e delle fredde.
- Dâne ûnn-a cäda e ûnn-a freida; Darne una calda e una fredda, vale Dire la cosa ora in modo da consolare, ora da attristare.
- Ëse cädo; Esser in caldo, vale Essere in amore, in lussuria, e dicesi de' cavalli, de' cani e d'altri animali; parlandosi di Cagna. dicesi Essere a cane.
- lensêu cädi fan mangiâ e sûppe freide; Il caldo de' lenzuoli non fa bollire la pentola, ovv. Il letto caldo fa la minestra fredda. Prov. chiaro ad ogni intelligenza.
Neighbouring lemmas: cädëta; cädiâ; cädiæa; cädiōn; cädionetto; cädo; cädûa; cadûto (mâ); caèga; caegâ; caenn-a.