êuio
Source: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Olio ed Oglio: Liquore grasso e untuoso che si cava dalle ulive e da altre sostanze vegetabili, o da animali. Ve n'ha di due generi: l'Olio fisso e l'Olio volatile. Il primo si fa per via della compressione, l'altro per via della distillazione. Dicendo Olio senz'aggiunto, s'intende Olio d'uliva. Gli altri Olii si distinguono indicando qualche loro proprietà, come Olio volatile, essiccativo, ecc.; o la materia donde son tratti, come Olio di lino, Olio di noce, di ricino, ecc.
- — d'amàndoa dōçe; Olio di màndorle dolci: Liquido tratto per distillazione dalle màndorle; è quasi senza odore, di sapore dolcigno, di colore giallognolo, alcuna volta verdiccio; è ammolliente, addolciente, vermitugo, purgativo.
- — da brûxâ; Olio da ardere, Olio da lumi: Olio comune, cioè D'infima qualità.
- — ch'ō l'ha a lann-a; Olio ammuffito, ammuffato, muffato, muffito, colla muffa.
- — de gōmmio; Stento o Fatica di braccla. Dicesi per ischerzo di Lavoro che richiegga fatica e continuo movimento di braccia, e per lo più Fregare gagliardamente, Stropicciare e simili.
- — de lin; Olio di lino o di linseme: Olio che si cava dai semi del lino, utile a molte arti, o per tinte o vernici.
- — de merlûsso; Olio di merluzzo: Olio che si cava dal fegato del merluzzo; e fassene grand'uso in medicina nelle ma'attie di petto.
- — de nōxe; Olio di noce, ed anche Noce assolutamente: L'olio cavato dalle noci, il qual serve a'pittori per dipingere, macinando e stemperando con esso i colori.
- — de pescio; Olio di pesce: Olio che si cava dal tonno o da altri pesci grossi, e serve ai conciatori di pelli ed untori per ugnere ed ingrassare le pelli e i corami. Usasi ancora per guarire i tagli ed altre ferite.
- — de ravissōn; Olio di ravizzone, di rapaccione o di rapaccio: Olio cavato da' semi del ravizzone (napus sylvestris); il suo colore è giallo, il suo odore non è spiacevole, ed è buono a mangiarsi.
- — de ricin; Olio di ricino: Olio purgativo di grande uso in medicina, che si estrae dai semi del ricino (ricinus communis); altrim. Olio di palma Christi, e, secondo il Mattioli, Olio di cìcino.
- — de rövee; Bastonate, Legnate. Modo figur. e scherzevole: Pe astallâlo ghe vêu dell'êuio de rövee; Per ridurlo a dovere, ci vogliono delle legnate.
- — de sascio; Olio di sasso, Olio petroleo, Nafta impura: Liquore bituminoso e infiammabile che distilla da alcune rupi, o si raccoglie alla superficie di alcuni laghi. Ha un odore penetrante e nauseante. Adoperavasi già per le frizioni, come risolvente, stimolante, nei dolori e nella paralisi.
- — de sésamo; Olio di sesamo o di sisamo o di giuggiolena: Olio buono a mangiarsi, che si cava per via di compressione dai semi del sésamo.
- — de tàncoa; Olio di scorpione, dicesi Quello in cui siasi fatto morire uno o più scorpioni; ed è tenuto dal volgo come rimedio alle morsicature degli scorpioni, per guarire i tagli ed altre ferite.
- — d'oiva; Olio d'uliva (comune, fino, sopraffino).
- — santo; Olio santo o da infermi, L'estrema unzione: Quel sacramento della Chiesa che si somministra ai moribondi, così: Dâ l'êuio santo; Dar l'olio santo, vale Amministrare il sacramento dell'estrema unzione.
- — vergine; Olio vergine: Quell'olio che si trae da ulive non riscaldate.
- Aveì piggiôu l'êuio; Esser di cattivo umore, Aver la luna a rovescio, Esser crojo, adirato, imbronciato e simili. Modo basso e figurato.
- Bōttiggette dell'êuio; Ampolle V. Boccette.
- Brûtto d'êuio; Oliato, detto di fiasco o bottiglia, vale Rimasto untuoso per esservi stato l'olio.
- Cazze l'êuio in sciä fava; Balzar la palla o Balzar la palla in mano, si dice del Venir l'occasione opportuna di far checchessia; che anche dicesi Cascar il cacio sui maccheroni.
- Ciastra d'êuio; Frittella o Frittello V. Ciastra.
- Dipinze a êuio; Dipignere a olio V. Dipinze.
- Ëse all'êuio; Essere in pernecche. Modo figur. e vale Esser ubbriaco.
- — mezo all'êuio; Esser alticcio, cotticcio, brillo, ciùschero: Esser alquanto alterato per aver soverchiamente beuto.
- Finché gh'é dell'êuio in tō lûmme; Finchè c'è fiato o vita. Modo figurato.
- Mâ carmo cōmm'êuio; Mar zitto com'olio, vale Mar tranquillissimo, placidissimo.
- Mancâ l'êuio in ta lanternetta; Essere al lumicino o alla candela, Essere la candela al verde, dicesi figurat. per Essere prossimo a spirare.
- Mette dell'êuio in tō lûmme; Rifornir la lucerna: Rimettervi dell'olio.
- Moî sensa sâ e sens'êuio; Morir senza confessarsi e comunicarsi, ed anche Morir all'improvviso. Modo bassissimo.
- Nōxe chi ha l'êuio; Noce oliata o oliosa: Quella guastata in modo che sembra essere inzuppata nell'olio.
- Pelle d'êuio; Soggettino, Cavezza, Grama lana, dicesi figur. d'Uomo astuto e ribaldo; e talora in senso più mite, Pigro, Poltrone, Infingardo, Fuggifatica.
- Quello chi vende êuio; Oliandolo: Colui che vende olio al minuto; dicesi anche Ogliaro, ma meno usitato.
- Voeì stâ a galla cōmme l'êuio; Star come l'olio, dicesi figurat. del Volcre sempre soprastare ed essere a vantaggio. Tōnno in te l'êuio; Tonno sott'olio V. Tōnno.
Neighbouring lemmas: êuggiâ; êuggiadinn-a; êuggin; êuggio; êuiamme; êuio; êuiôu; êutto; êuttoçento; êuveì (d'); êuvetto.