refrescümme
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giuseppe Olivieri» (1851)
- Lezzo, certo spiacente odore che mandano. talora i piatti, le tazze e i bicchieri o mal lavati o non bene sciaguattati in acqua chiara, specialmente quando in essi sia stato o abbiano toccato pesce, cacio, uova o latte. Il lezzo è un odore che dispiace, il quale non nasce da corpo corrotto, come è quel puzzo che nasce da una carne troppo frolla, o altra. cosa marcia o fracida, che si dice stantia; ma è odore naturale e procede, oltre a quello che abbiamo detto, da sudore o da altra evaporazione, che getta un corpo, benchè non sia corrotto, onde quello che si sente dal becco, e dalla capra vivi, si dice lezzo, e quello che si sente da'medesimi, quando son morti e corrotti si dice puzzo o fetore o sito di stantio. Lezzo in Toscana oltre a dinotare ciò che noi diciamo refrescümme, dinota anche lordura. Lezzume è molto lezzo raccolto; e dicesi non dell'effetto, ma della causa, cioè del sudicio ributtante. puesta xatta a sa de refrescümme, questa scodella sa di lezzo. Il Firenzuola disse sito del pesce.
Voxe vexiñe: refiaggia; refreidâ; refreidâse; refreidòu; refreidû; refrescümme; refullu; regaggìu; regalìa; regâsâ; regâsâse.