lûxî
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Lucere, Rilucere, Splendere, Risplendere: Aver in sè e mandar luce. – Luccicare propriam. Il risplendere delle cose lisce e lustre, come pietre, armi e sim.
- — i êuggi; Brillare, Luccicare gli occhi, Aver gli occhi luccicanti o che luccicano, dicesi per lo più di Chi è avvinazzato o cotticcio.
- A cavallo giastemmôu ghe lûxe ō peì; A caval bestemmiato gli luce il pelo V. Cavallo.
- Aveì ō peì chi ghe lûxe; Rilucere il pelo, figurat. Comparir benestante, Esser grasso o fresco e in buono stato.
- Chi lûxe de nêutte; Nottiluco.
- Comensâ a lûxti êuggi; Luccicare gli occhi o Cominciare a far gli occhi luccicanti, dicesi Quando per tenerezza o altro sono quasi sul punto di lagrimare.
- Fâla lûxt a ûnn-a persōnn-a; Regalar bene uno, Mostrarsegli generoso, più liberale del dovere; e dicesi per lo puù in senso ironico.
- Tûtto quello chi lûxe ō non é öu; Tutto ciò che luce, riluce o risplende non è oro. Prov. al quale possono far seguito i seguenti: Ogni lucciola non è fuoco, La cstagna è bella al di fuori e dentro ha la magagna, cioè Tutto ciò che ha pparenza di buono non è sempre buono.
Voxe vexiñe: lûxe; lûxëa; lûxerna; lûxente; lûxernâ; lûxî; lûxinga; mâ; macâ; macacco; maccaja.