lûnetta
Vivagna: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. f. Ugola e Uvola: Parte glandulosa e spugnosa all'estremità del palato verso le fauci, in forma conica, che pende più o meno all'ingiù, e si scorge quasi sempre naturalm. rossa.
- Che ti pòsci perde a lûnetta! Che ti caschi l'ugola! Modo di leggera imprecazione.
- Nō tōccâ manco a lûnetta; Non toccar l'ugola, si dice di Quelle cose, delle quali si è mangiato scarsamente o non a sazietà.
- Tōccâ a lûnetta; Andare a traverso o di traverso, dicesi del Deviar che fa un briciolo di cibo o per lo più un gocciolo di bevanda, che piglia per la trachea per la via de' polmoni, donde si scaccia tossendo.
- s. f. Lunetta. T. d'archit. Quello spazio a mezzo cerchio che rimane tra l'uno e l'altro peduccio delle vòlte, ove d'ordinario praticansi finestre.
- Lunetta. T. milit. Opera posta rimpetto alle facce delle mezze lune o d'un angolo rientrante della strada coperta.
- Ccrchio superiore delle casse che reggono il vetro degli oriuoli da tasca.
- Parte dell'Ostensorio, cosi detta dalla sua forma di luna crescente, in cui s'adatta l'Ostia consacrata; dicesi anche Mezza lunetta. Mannaja a lunetta: Ferro a foggia di semidisco, tagliente dalla parte curva, di cui fanno uso i valigiaj, sellaj, ecc.
- Lûnettc da bōtte; Lunette: Quei due pezzi di fondo della botte, che han forma d'un segmento di circolo, e mettono in mezzo la mezzana e le contromezzane, e compiscono il fondo delle botti e de' tini.
Voxe vexiñe: lûmme; lûnäïo; lûnatico; lûnaziōn; lûnesdì; lûnetta; lungagnōn; lungannia; lunghessa; lungo; lûnn-a.