nebbiêu
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- s. m. Uva spana, Uva nubiola, e volgarm. Nebbiolo: Vitigno proprio della falda d'Alpe che circonda il Piemonte. I suoi grappoli variano di forma, ma la più comune è la piramidale; sono appuntati nella cima, lunghi alla base e spesso alati, piuttosto uniti che spargoli. Gli acini sono tondeggianti, d'un nero chiaro, e velati da un poline bianco che li rende indachini. Il vino, chiamato esso pure Nebbiolo, è vermiglio, leggero e fragrante, e nello stesso tempo asciutto, generoso e serbatojo, ma austero. Se è fatto coi metodi ordinarj e coll'uva fresca, è vino da pasteggiare; se poi si sceglie l'uva, si sgrappola e si mette della cura nella vinificazione, riesce un vino fine da darsi agli arrosti e somiglia al Belletto di Nizza. Coltivasi pure nei territorj d'Ivrea e ne' paesi viniferi della Val d'Aosta.
Voci vicine: navōn; nazarolla; naziōn; nazionalitæ; nebbia; nebbiêu; necescitæ; necessäio; negâ; negativa; nëgia.