allargâ
Fonte: Diçionäio zeneise-italian «Giovanni Casaccia» 2ª ed. (1876)
- v. a. Allargare, Dilargare, Slargare, Dilatare, Ampliare: Acerescere per larghezza, Render più largo lo spazio, la capacità di checchessia.
- Allargare, contr. di Stringere: Allarghæ e moen; Allargate le mani.
- — a braxa; Sbraciare: Allargare la brace accesa, perch'ella renda maggior caldo.
- — i äe; Allargar l'ale o l'ale fuor del nidio V. Aa.
- — ûnn-a veja; Allargare una vela. T. mar. Spiegarla sciogliendo le garsette che la tengono legata, e lasciandola cadere su' suoi imbrogli acci sia pronta per venire bordata colle scotte, alzata e distesa colla drizza.
- — ûn vestî; Slargare un vestito V. Vestî.
- Allargâse n. p. Allargarsi, Dilatars i, Distendersi; e per similit. Protendersi, Abbios iarsi, Dispianarsi, Sdrajarsi, Porsi a sedere con tutta comodità V. Impattarâse.
- — Allargarsi per Allontanarsi, Scostarsi, Rimuoversi: Allarghævene ciù che poeî; Allargatevene il più che potete.
- — In term. marinar. vale Allontanarsi da una costa, da una nave, parlando d'una lancia, d'una scialuppa.
- — in sciö stêumago; Abbracciare lo stomaco, si dice di Bevanda, o anche di cibo che conforti.
- — in tō spende; Allargarsi nelle spese: Spendere più dell'usato.
- — ō chêu; Allargarsi il cuore, Sbarrarsi il cuor nel petto V. Chên.
- — ō tempo; Allargarsi il tempo, l'aria, ecc.: Rischiararsi, Rasserenarsi il cielo.
- s. f. Allargata, Allargamento, Allargo; e parlandosi di Vestiti, Slargatura.
Voci vicine: allantōa; all'apparensa; all'apostolica; all'arba; allardonôu; allargâ; all'argàn (lûmme); all'arma gianca; allarmâ; allascâ; all'attasto.